Publikationsdatum:
2017-04-04
Beschreibung:
Il monitoraggio in continuo di parametri geochimici in aree di vulcanismo attivo è di primaria
importanza per due ragioni principali: 1) prevedere l’evoluzione temporale dei sistemi vulcanici, in
particolare l’inizio dell’attività eruttiva; 2) migliorare le conoscenze sui processi profondi che
governano il degassamento.
Ai fini della previsione di un evento eruttivo, il controllo in continuo del degassamento dal suolo si
è mostrato notevolmente utile in diverse zone vulcaniche attive; anomalie nel degassamento della
CO2 o di gas in tracce, per i quali la CO2 agisce come carrier (i.e. Rn and He), sono stati osservati
prima e/o durante episodi di “unrest” in diversi vulcani (i.e. Etna, Stromboli, Vulcano, Campi
Flegrei, Allard et al.,1991; Badalamenti et al., 1988, 1991a, 1991b; Baubron et al.,1990; Carapezza
et al.,1990; Chiodini 1996; Lombardi et al.,1984; Lombardi and Nappi, 1986).
E’ stato inoltre accertato che la quantità di CO2 rilasciata come emanazione diffusa da un suolo
vulcanico è più elevata di quella emessa dalle manifestazioni fumaroliche. In alcuni casi questa
quantità è confrontabile con i gas emessi da plumes di vulcani in eruzione (Allard et al.,1991;
Baubron,1990; Baubron et al.,1991; Chiodini, 1996; Chiodini et al., 2000).
Il principale scopo del monitoraggio, indipendentemente da fini scientifici o di sorveglianza, è di
misurare ed interpretare il segnale che arriva dal profondo. Sfortunatamente, la maggior parte delle
misure registrate può essere influenzata da fattori esterni. E’ stato empiricamente osservato, infatti,
che la concentrazione di gas nel suolo, è legata ai fattori ambientali quali pioggia, pressione
barometrica, temperatura e umidità del suolo e dell’aria, intensità e direzione del vento (Alm et
al.,1999; Hinkle 1986,1994; Reimer 1980). Un recente lavoro di J.D. Rogie et al., ha messo in
evidenza che anche il flusso di CO2 dal suolo dipende dai fattori atmosferici, in particolare, per
4
l’area di Mammoth Mountain, dalla pressione atmosferica e dall’intensità del vento (Rogie J.D. et
al., 2001).
Di conseguenza, per poter usare proficuamente l’informazione contenuta nei dati registrati, è
necessario trovare la relazione tra i fattori esterni ed il flusso, quantificare e quindi rimuovere il
“disturbo”.
Oggetto del presente rapporto è l’esposizione dei risultati registrati negli ultimi due anni dalle
Stazioni per l’Acquisizione di Parametri Geochimici (SAPG) che sono installate ai Campi Flegrei
ed al Vesuvio.
Le SAPG misurano il flusso di CO2 (jCO2 ) dal suolo e, contemporaneamente, alcuni parametri
ambientali che possono avere influenza sul processo di degassamento.
Sarà quindi esposta la trattazione matematico-statistica dei dati che ha lo scopo di quantificare ed
eliminare l’aliquota di segnale imputabile a tali fattori esterni.
Beschreibung:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Beschreibung:
Published
Beschreibung:
1.2. TTC - Sorveglianza geochimica delle aree vulcaniche attive
Beschreibung:
open
Schlagwort(e):
Continuous monitoring
;
Solfatara, Campi Flegrei
;
01. Atmosphere::01.01. Atmosphere::01.01.08. Instruments and techniques
Repository-Name:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Materialart:
report
Permalink