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  • 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring  (11)
  • Condensed Matter: Structure, etc.
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  • 1
    Publication Date: 2013-09-10
    Description: Author(s): Luca Tanzi, Eleonora Lucioni, Saptarishi Chaudhuri, Lorenzo Gori, Avinash Kumar, Chiara D’Errico, Massimo Inguscio, and Giovanni Modugno We investigate the momentum-dependent transport of 1D quasicondensates in quasiperiodic optical lattices. We observe a sharp crossover from a weakly dissipative regime to a strongly unstable one at a disorder-dependent critical momentum. In the limit of nondisordered lattices the observations sugges... [Phys. Rev. Lett. 111, 115301] Published Mon Sep 09, 2013
    Keywords: Condensed Matter: Structure, etc.
    Print ISSN: 0031-9007
    Electronic ISSN: 1079-7114
    Topics: Physics
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2014-08-26
    Description: Author(s): Chiara D’Errico, Eleonora Lucioni, Luca Tanzi, Lorenzo Gori, Guillaume Roux, Ian P. McCulloch, Thierry Giamarchi, Massimo Inguscio, and Giovanni Modugno We employ ultracold atoms with controllable disorder and interaction to study the paradigmatic problem of disordered bosons in the full disorder-interaction plane. Combining measurements of coherence, transport and excitation spectra, we get evidence of an insulating regime extending from weak to st... [Phys. Rev. Lett. 113, 095301] Published Mon Aug 25, 2014
    Keywords: Condensed Matter: Structure, etc.
    Print ISSN: 0031-9007
    Electronic ISSN: 1079-7114
    Topics: Physics
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2021-04-20
    Description: Alle ore 02.03 UTC di domenica 20 maggio 2012, la Rete Sismica Nazionale (RSN [Amato and Mele, 2008; Delladio, 2011]) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un evento simico di magnitudo locale 5.9 che è stato avvertito in gran parte dell’Italia centro-settentrionale; l’evento è stato localizzato sotto la valle del Po in Emilia (44.89° N, 11.23° E e 6.3 km di profondità). Subito dopo la scossa principale, è stato attivato il Pronto Intervento Sismico dell’INGV al fine di installare una rete sismica temporanea ad integrazione delle stazioni permanenti già presenti in area epicentrale. Grazie alla collaborazione fra le sedi INGV di Ancona, Arezzo, Bologna, Irpinia (Grottaminarda), Milano, Pisa e Roma sono state installate 44 stazioni temporanee, di cui 10 in trasmissione real-time con la sala di sorveglianza simica della sede di Roma. Contemporaneamente altre 38 stazioni sismiche temporanee sono state inoltre installate dal Dipartimento della Protezione Civile – DPC (16 stazioni strong motion), dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS (8 stazioni stand-alone) e da enti francesi (14 stazioni stand-alone). In una seconda fase, l’8 giugno 2012, è stato attivato anche il Centro Operativo Emergenza Sismica (COES [Moretti et al., 2010a]), all’interno della Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) del DPC predisposto presso l’Agenzia della Protezione Civile Regionale dell’Emilia Romagna (Bologna). L’allestimento e il coordinamento della struttura sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra il Centro Nazionale Terremoti (CNT) e la Sezione di Bologna. Il COES ha garantito la comunicazione costante e diretta con i funzionari DPC presenti nell'area epicentrale. Allo stesso tempo, la struttura è stata proposta come supporto logistico per tutti i colleghi dell’INGV impegnati in attività nella zona epicentrale (reti sismiche Mobili, EMERSITO, GPS, EMERGEO, QUEST) e per sostenere il servizio dedicato alla “Comunicazione e Informazione” promosso a favore delle popolazioni colpite, degli operatori della protezione civile e dei volontari di soccorso. In questo lavoro saranno descritte le attività svolte nel primo mese di emergenza, le modalità e le tempistiche dell’intervento, le strutture coinvolte.
    Description: Published
    Description: 1-43
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Emilia 2012 sequence ; Seismic networks ; Seismological data ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2021-06-16
    Description: According to the U.S. Geological Survey’s Earthquake Hazards Program, a seismic swarm is “a localized surge of earth- quakes, with no one shock being conspicuously larger than all other shocks of the swarm. They might occur in a variety of geologic environments and are not known to be indicative of any change in the long- term seismic risk of the region in which they occur” (http://vulcan.wr.usgs.gov/Glossary/ Seismicitydescription_earthquakes.html). The definition reveals how little is actually known about seismic swarms. For example, could certain seismic settings be more prone to swarms? Could a fault zone prone to large energetic earthquakes release part of its stress through seismic swarms? Do swarms keep hazards in balance, or could their onset increase hazards? To gain insight into the nature of seismic swarms in nonvolcanic areas and to better understand their influence on seismic hazards, the Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) and the German Research Centre for Geoscience (GFZ) began a combined research project within the framework of the Network of European Research Infrastructures for Earthquake Risk Assessment and Mitigation (NERA; see http:// www.nera-eu.org/). The project focused on monitoring swarm activity occurring in the Pollino range in Southern Apennines, Italy.
    Description: Published
    Description: 361-372
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: restricted
    Keywords: Pollino ; Seismic Swarms ; Seismic Hazard ; Rapid Response Networks ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2021-04-20
    Description: Il 21 giugno 2013 alle ore 10.33 UTC è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale (RSN) [Amato e Mele, 2008; Delladio, 2011] dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un terremoto di magnitudo (ML) 5.2 nel distretto sismico1 denominato “Alpi Apuane” tra i comuni di Minucciano in provincia di Lucca e Fivizzano e Casola in provincia di Massa e Carrara, zona conosciuta come “Lunigiana”. L’evento sismico, localizzato dai sismologi in turno presso la sala di sorveglianza sismica di Roma [Basili, 2011] con coordinate 44.153°N e 10.135° E e una profondità di circa 5 km è stato ben risentito in tutta la penisola centro-settentrionale ed è stato seguito in poche ore da numerosi eventi anche di ML ≥ 3.0 (16 nelle prime 72 ore). Storicamente l’area oggetto della sequenza sismica è stata interessata da numerosi terremoti di magnitudo superiore a 5.0 il più grande dei quali quello avvenuto nel 1920 nella zona della Garfagnana (fonte dati: Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani - CPTI11 [Rovida et al., 2011]), ad una distanza di circa 12 km dal mainshock odierno, interessata anch’essa da una piccola sequenza sismica a gennaio del 2013. In considerazione dell’entità dell’evento e seguendo le procedure definite per le situazioni di emergenza internamente all’INGV anche in accordo con l’Allegato A2 della Convenzione vigente 2012- 20203 fra l’ente e il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), è stata attivata la Rete Sismica Mobile della sede INGV di Roma (Re.Mo. [Moretti et al., 2010]). Nell’arco di tempo di poco più un’ora dall’accadimento del mainshock è stata disposta l’installazione di una rete sismica temporanea costituita da sei stazioni a integrazione delle reti sismiche permanenti già presenti in area epicentrale (RSN e Regional Seismic network of North-Western Italy – RSNI [Ferretti et al., 2008; 2010; Eva et al., 2010; Pasta et al., 2011]). Nel contempo sono stati consultati tramite e-mail i referenti delle unità di rete sismica mobile delle altre sedi INGV che nell’ambito del coordinamento “Sismiko” [Moretti et al., 2012] negli ultimi due anni hanno dato la propria disponibilità, in termini di personale e strumentazione, ad intervenire in caso di emergenza sismica; sono stati inoltre contattati i colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, dell’Università degli Studi di Genova (DISTAV) i più vicini all’area epicentrale e gestori della RSNI che hanno comunicato loro stessi l’intenzione di installare due stazioni temporanee, una in real-time e una in configurazione stand-alone. In questo lavoro viene descritta l’attività compiuta dalla Rete Sismica Mobile INGV, la tempistica dell’intervento effettuato in sinergia con i colleghi dell’Università di Genova, i dettagli circa l'installazione e la gestione delle stazioni sismiche temporanee nel primo mese di attività e una valutazione del dataset acquisito.
    Description: Published
    Description: 1-34
    Description: 5T. Sorveglianza sismica e operatività post-terremoto
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Sismiko ; Rapid Response Networks ; Lunigiana ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
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  • 6
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: DVD. Dataset sequenza sismica Garda 2004.
    Description: Progetto INGV-DPC S3 “Scenari di scuotimento in aree di interesse prioritario e/o strategico”
    Description: Published
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: sequenza sismica ; Garda ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: web product
    Location Call Number Expected Availability
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  • 7
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Tra il 30 settembre ed il 22 ottobre del 2009 una piccola area della provincia di Frosinone, presso la località di Campoli Appennino, non lontana dalla città di Sora e dal confine con l’Abruzzo, è stata interessata da uno sciame sismico la cui fase più intensa è stata raggiunta nella notte tra il 7 e l’8 di ottobre con due scosse di magnitudo locale (ML) 3.6 e 3.4. Nei primi 23 giorni della sequenza (30 settembre – 22 ottobre) sono state registrate ben 1075 scosse, tutte con magnitudo non superiore a 3.6. In precedenza, nei mesi di maggio e giugno del 2009, si era attivata una piccola area posta ad una quindicina di chilometri a NW di Campoli Appennino, esattamente nella zona montuosa che separa la Val Roveto dalla Vallelonga in territorio abruzzese. Questo piccolo sciame è stato caratterizzato da 64 eventi con ML non superiore a 2.7. Diverse sono state le ragioni che hanno indotto il team scientifico alla guida della Rete Sismica Mobile della sede di Roma [Re.Mo., Moretti et al., 2010a] a disporre nei primi giorni del mese di ottobre un intervento di emergenza nell’area che include i comuni di Sora, Atina, San Donato in Val Comino e Pescasseroli tra le provincie di Frosinone e de L’Aquila: 1) la relativa vicinanza delle due zone epicentrali sopra descritte alla regione dell’Aquilano colpita solo pochi mesi prima dal forte evento sismico del 6 aprile 2009 (ML 5.8, MW 6.31) [Chiarabba et al., 2009; Margheriti et al., 2010], 2) l’emotività della popolazione originatasi a seguito del forte trauma vissuto e 3) non ultimo la psicosi collettiva notevolmente alimentata dai media locali e nazionali. In tutto, sono state installate 4 stazioni sismiche temporanee ad integrazione delle permanenti già presenti in area epicentrale al fine di migliorarne il monitoraggio. In questo lavoro viene presentato l’intervento della Re.Mo. riportando le motivazioni che lo hanno guidato e la tempistica delle operazioni svolte. Inoltre, verrà fornita una breve descrizione delle caratteristiche geologico-strutturali e sismotettoniche dell’area e saranno mostrate alcune analisi eseguite sui dati acquisiti in campagna.
    Description: Published
    Description: 1-23
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Seismic Monitoring ; Emergency ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 8
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1-40
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Alto Adriatico, monitoraggio sismico, rete temporanea, microsismicità ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 9
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: L’area del Pollino, al confine tra la Calabria e la Basilicata, è interessata da diversi mesi da una intensa attività sismica. Dall’inizio del 2011 al 30 novembre 2012, intervallo di tempo considerato nel presente lavoro, si contano 4270 terremoti dei quali circa il 90% di magnitudo locale (ML) minore di 2.0. L’evento più significativo, ML = 5.0, è avvenuto il 25 ottobre 2012 alle ore 23.05 UTC. A seguito dell’incremento della sismicità, in particolare dal mese di novembre 2011, si è ritenuto opportuno potenziare il sistema di monitoraggio dell’area in oggetto. Per tale motivo il Centro Nazionale Terremoti (CNT) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria ha predisposto l’installazione di una rete sismica temporanea ad integrazione delle stazioni permanenti già presenti nella zona (Rete Sismica Nazionale e Rete Sismica Regionale della Calabria gestita dal laboratorio di sismologia del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria). La geometria della rete temporanea ha subito diverse modifiche in considerazione dell’evoluzione della sismicità. Dopo una breve descrizione della sismicità storica e attuale della zona oggetto di studio, il presente lavoro illustra le attività della rete sismica mobile, le collaborazioni nazionali ed internazionali, lo sviluppo della geometria della rete temporanea in funzione della evoluzione della sismicità e le prospettive future.
    Description: Published
    Description: 1-40
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Rapid Response Networks ; Pollino ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 10
    Publication Date: 2017-05-23
    Description: A seguito della sequenza sismica iniziata il 29 dicembre 2013 con il terremoto di magnitudo (ML) 4.9 alle 16.08 UTC, localizzato tra le province di Caserta e di Benevento dai sismologi in turno presso la sala di sorveglianza sismica [Basili, 2011] dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sono stati predisposti diversi interventi volti a migliorare il monitoraggio sismico e geodetico nell’area interessata dalla crisi sismica. L’azione coordinata tra il personale dell’INGV delle sedi di Roma e di Grottaminarda (Avellino) ha consentito, fra le diverse attività, il ripristino delle stazioni sismiche permanenti della Rete Sismica Nazionale (RSN [Amato and Mele, 2008; Delladio, 2011]) esistenti in zona ma mal funzionanti durante le prime ore della sequenza, e l’installazione ex-novo di due stazioni temporanee in trasmissione UMTS a sud-ovest e a sud-est dell’area epicentrale. Benché la copertura dell’area non fosse ottimale, è stato sempre garantito il servizio di sorveglianza sismica avendo localizzato terremoti ben al di sotto della soglia di comunicazione definita nella Convenzione vigente tra INGV e Dipartimento della Protezione Civile (DPC) pari a ML ≥ 2.5. Nelle prime 24 ore della sequenza sono stati infatti localizzati più di 70 terremoti di magnitudo compresa fra 1.0 e 2.0. In questo breve rapporto tecnico sono illustrate, dopo un inquadramento della sequenza sismica e del contesto sismologico in cui si colloca, le considerazioni che hanno portato all’attivazione del Pronto Intervento Sismico INGV, le attività svolte e le tempistiche rispettate.
    Description: Published
    Description: 1-24
    Description: 5T. Sorveglianza sismica e operatività post-terremoto
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: Emergency ; Seismic monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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