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  • 1
    Publication Date: 2020-10-19
    Description: Il presente lavoro costituisce una proposta per la formazione e la certificazione del personale che opera nel campo dei controlli e del monitoraggio dei beni monumentali ubicati in area sismica. Per bene Monumentale si intende qualsiasi manufatto con connotati a valenza storico-artistica, realizzato prevalentemente in muratura, con eventuali elementi in calcestruzzo armato e/o legno. L'articolo scaturisce da una proposta di formazione da sviluppare nell'ambito del Progetto PON denominato MASSIMO, acronimo di "Monitoraggio in Area Sismica Sistemi Monumentali" e dal quale estrarre mirati percorsi di addestramento da inserire in un preciso contesto di certificazione, secondo gli usuali livelli di conoscenza previsti dalla norma UNI EN ISO 9712 "Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive". Il contributo espone il percorso formativo relativo al progetto di ricerca e illustra le peculiarità e gli obbiettivi di alcune attività di controllo e monitoraggio basate su tecniche NDT. Per le tecniche maggiormente utilizzate nel processo di controllo, sono elencate le conoscenze minime richieste e le ore di attività necessarie, a giudizio di chi scrive, per poter giungere ad una conoscenza più o meno approfondita del metodo, in base ai diversi livelli di competenza ed al fine di sostenere gli esami di certificazione.
    Description: Published
    Description: 53-61
    Description: 3T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio
    Description: N/A or not JCR
    Description: restricted
    Keywords: Monitoraggio e Controllo ; Beni Monumentali ; Formazione e Certificazione ; 05. General::05.08. Risk::05.08.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2013-02-27
    Description: Il monitoraggio di edifici danneggiati in un'area colpita da un terremoto richiede l'uso di tecniche di osservazione e misura in grado di fornire dati molto rapidamente, in particolare in condizioni di emergenza. Tecniche di telerilevamento quali il laser scanner terrestre (TLS) sono in grado di soddisfare tali requisiti perché consentono di ottenere nuvole di punti molto dense in tempo relativamente breve, a loro volta utilizzabili per generare modelli geometrici dettagliati e precisi degli edifici osservati. L'esecuzione di una sessione di misura in condizioni di emergenza è generalmente caratterizzata da forti vincoli sulle possibili posizioni dello strumento utilizzato; ciò comporta che la distanza di acquisizione e l'angolo di incidenza del fascio laser potrebbero essere molto lontani dalle condizioni ottimali per alcune parti, anche molto estese, dell'edificio studiato. Per tali motivi, una corretta interpretazione di dati richiede una serie di esperimenti e di simulazioni numeriche finalizzate ad una realistica quantificazione del rumore di osservazione, registrazione e modellazione, con enfasi sul riconoscimento e sulla riduzione dei corrispondenti artefatti, ossia errori sistematici legati all'uso del TLS in condizioni non ottimali. E' pertanto qui proposta una strategia operativa basata sulla generazione iterativa di mappe morfologiche quali differente tra nuvola di punti e una o più corrispondenti primitive. Si tratta di un metodo di facile uso per il monitoraggio di precisione in condizioni di emergenza. Al fine di metterne in evidenza la validità, sono mostrati i risultati principali (mappe di deformazione) ottenuti dall'applicazione del metodo ad alcuni edifici compiti dal recente terremoto dell'Emilia Romagna.
    Description: CODEVINTEC s.r.l. Milano e IND.A.G.O. snc Rovigo
    Description: Published
    Description: Museo Civico di Rovereto
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: restricted
    Keywords: Laser Scanning ; Misura delle Deformazioni ; Edifici in area sismica ; Metodologia ; 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.06. Measurements and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Oral presentation
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Uno studio completo dell’attuale stato di salute delle Due Torri non può che essere effettuato mediante una diagnostica basata sull’applicazione e l’integrazione di una vasta gamma di tecniche di rilievo, distruttive e non, mirate all’analisi delle strutture, allo studio dei terreni di fondazione e del suolo, senza tralasciare la valutazione degli effetti ambientali agenti sull’intera area urbana. Il laser a scansione terrestre (TLS) è uno strumento di rilievo non distruttivo che permette di misurare una grande quantità di punti (milioni) distribuiti sulle superfici fisiche osservate. Per ogni punto si ottengono le coordinate geometriche cartesiane x, y e z ed un valore di intensità I, generalmente fornito nell’intervallo [0, 255], cioè nella scala di grigi. L’intensità è una variabile strettamente correlata alla rugosità dei materiali e alle condizioni di umidità al momento del rilievo e, in certi casi, fornisce indicazioni sullo stato di alterazione delle superfici. Il risultato di una singola scansione, cioè la nuvola di punti, è quindi composto dall’insieme delle coordinate e delle intensità (x, y, z, I) di tutti i punti misurati in un sistema di riferimento locale. Le singole scansioni, eseguite da punti di vista diversi al fine di acquisire completamente il sistema osservato, sono poi registrate, ossia allineate, in un sistema di riferimento comune a dare una nuvola di punti completa. Algoritmi iterativi di “surface matching” permettono una registrazione molto precisa delle scansioni parziali, con errori millimetrici. Gli strumenti long-range, la cui portata è sensibilmente superiore ai 100 m, hanno generalmente precisioni variabili tra alcuni millimetri ed un centimetro. Se una superficie è osservata in incidenza normale dalla distanza di 100 m, può essere raggiunta una precisione dell'ordine di 6-7 mm nell'acquisizione del singolo punto. Tuttavia, la risoluzione finale di un rilievo dipende sia dalla precisione sulla misura dei singoli punti sia dalla densità della nuvola di punti (l'acquisizione di molti punti permette di migliorare nettamente la precisione rispetto al caso del singolo punto) e varia a seconda delle caratteristiche strumentali. Nel Settembre 2010 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha eseguito il rilievo delle Due Torri utilizzando lo strumento Optech ILRIS3D. Per ottenere la massima copertura sono state effettuate 19 scansioni da 6 punti di stazione distribuiti nelle vicinanze delle Torri. Le nuvole di punti sono state allineate con una precisione di 1-2 mm assicurando il risultato finale, cioè la ricostruzione delle Due Torri, da distorsioni indotte da errori procedurali. La ricostruzione di dettaglio ha permesso di effettuare una analisi mirata e minuziosa delle strutture mettendo in evidenza non solo le accentuate inclinazioni dei prospetti e le variazioni delle stesse a vari livelli verticali ma anche uno stato deformativo probabilmente correlato agli eventi sismici verificatesi dai tempi antichi ad oggi. In particolare, la mappa di deformazione ottenuta mostra una alterazione interessante del corpo delle Torri, più accentuata nei prospetti su via Rizzoli e via Zamboni, formata da una alternanza rientranze e sporgenze con valori fino a ± 10 cm. E' indubbiamente interessante confrontare i risultati osservativi TLS con quelli relativi all'analisi sismica della Torre degli Asinelli. I modelli agli elementi finiti (FEM) mostrano che i punti sottoposti alle massime sollecitazioni in compressione (relativamente sopportabili da una struttura in muratura) e in trazione (molto più critici per una tale struttura) si trovano proprio sul lato di via Zamboni alle quote di 35 m, 65 m e 75 m. Le osservazioni eseguite con TLS hanno mostrato importati variazioni dell'inclinazione della torre alle quote di 45 m, 60 m e 75 m, dunque a quote molto vicine alle precedenti, ad evidenziare una molto verosimile correlazione tra il pattern di inclinazione osservato e gli effetti di eventi sismici. L’alta risoluzione della misura TLS e la completezza del dato acquisito ha reso possibile anche per la Torre Garisenda l’identificazione di numerose anomalie, evidenziando bombature e rigonfiamenti presenti sia alla base della stessa, nella parte in cui la parete in mattoni si congiunge al basamento in blocchi di selenite, sia nelle zone soprastanti, in particolare oltre la terza cinghia metallica e nella parte ancora più elevata a circa 35 m di altezza. Alla luce dei risultati raggiunti pare spontaneo correlare le deviazioni osservate rispetto all'inclinazione media delle Torri ad effetti legati alle vibrazioni degli edifici, fatto che indubbiamente consiglia prudenza nel caso in cui si preveda di sottoporla ad importanti sollecitazioni di origine artificiale. Contestualizzare lo stato “deformato” delle Due Torri in un quadro più generale di dissesto dell’intera area urbana è fondamentale. In particolare il fenomeno della subsidenza, che fin dagli anni ’50 affligge il territorio causando sprofondamenti fino a 6 cm all’anno, è caratterizzato da un alto gradiente spaziale, con una notevole variazione nell’abbassamento da zona a zona. Ciò induce cambi di carico sulle strutture nella vecchia maglia medievale i cui effetti sono ben visibili al pari delle numerose opere di restauro effettuate. L’INGV, oggi, sta monitorando le Due Torri mediante la ripetizione di rilievi con tecnica laser a scansione terrestre e sta operando misurazioni GPS (Global Positioning System) sia in modalità statica sia mediante stazioni permanenti al fine di valutare i movimenti del suolo che possono essere causa di ulteriore instabilità per le Torri ed i monumenti storici, patrimonio inestimabile della città e del Paese.
    Description: Published
    Description: Sagrestia Monumentale di San Giacomo Maggiore. Via Zamboni 15, Bologna (Italia)
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: open
    Keywords: Laser Scanner ; Torri
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2017-04-03
    Description: Fin dal 2005 l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha operato in ambiente vulcanico grazie alle interessanti prestazioni degli scanner ILRIS 3D e ILRIS ER (Optech). Le precisione e l'alta densità delle misure ottenute, insieme alla potenza dei sistemi di allineamento dele immagini hanno reso possibile, tra le tante esperienze, il monitoraggio delle variazioni superficiali nel cratere del Vesuvio. l'identificazione delle pareti maggiormente interessate da fenomeni franosi e la valutazione, con buona precisione, dei volumi di roccia crollati [Pesci el al., 2011a].
    Description: Geomedia
    Description: Published
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: restricted
    Keywords: Monitoraggio frane ; Laser Scanning ; Long Range ; Allineamento Immagini ; 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.06. Measurements and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: La disciplina del restauro costituisce un ponte di collegamento fra le materie di carattere umanistico e quelle di carattere tecnico che si integrano le une alle altre nell’obiettivo comune di perpetuare i valori storici e architettonici di cui il monumento è depositario. Uno studio completo non può che essere effettuato mediante l’applicazione e l’integrazione di una vasta gamma di tecniche di rilievo, distruttive e non, mirate all’analisi delle strutture, allo studio dei terreni di fondazione e del suolo, senza tralasciare la valutazione degli effetti ambientali. Coniugando la tecnica avanzata del rilievo eseguito con il laser scanner con le indagini tematiche che si sviluppano attraverso la lettura stratigrafi ca verticale si conseguono risultati importanti per comprendere la complessità storico-costruttiva del monumento e quindi utili per il progetto di conservazione.
    Description: Published
    Description: 12-16
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: N/A or not JCR
    Description: reserved
    Keywords: Laser scanner ; edifici storici ; analisi stratigrafica ; INGV ; 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.09. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 6
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: A time-of-flight terrestrial laser scanner (TLS) works like a laser rangefinder but is also able to scan a surface with a selected sampling step, leading to a point cloud defined into an internal reference frame. Moreover, radiometric information about signal returns intensity is provided, computed in terms of the ratio between emitted and received pulse intensities. Besides the geometric and radiometric data, some TLS instruments, equipped by an internal or an external calibrated camera, are able to provide also the RGB information by mean of a texturing procedure, i.e. a procedure of point cloud coloring. In general, the mapping of a 2D RGB image onto a digital surface model during 3D rendering, increases the realism of the resulting model. The point cloud texturing is currently used in TLS observation aimed to cultural heritage study and preservation (see e.g. Beraldin et al., 2002). The texturing procedure consists in camera calibration and orientation. The camera calibration models the true parameters of the camera (i.e. focal length, format size, principal point, and lens distortion, see e.g. Tsai 1986, 1987), whereas the orientation process leads to the position and angles of the camera with respect to the point cloud reference frame. Pairs of corresponding points, visible both in the captured RGB image and in the corresponding point cloud can be selected and used to solve for the calibration parameters of the camera in a the least square approach. Depending on the unknown quantities that must be obtained, in particular the availability of calibration parameters of the camera for the considered field, the procedure requires the detection of some or several pairs of corresponding points. In some cases, 13 parameters could be necessary, and at least 20 pair of points are therefore needed to have an adequate redundancy in the least square computation. The Optech ILRIS 3D (Optech, 2010) is a TLS instrument characterized by good performance in long range acquisition (up to 1200 m), which is equipped with an internal integrated camera (3 megapixel) to provide the RGB information and therefore allow the point cloud texturing. The format of the data directly provided by a TLS instrument is specific for the instrument. In order to allow their importation by the standard data processing software packages (e.g. Innovmetric PolyWorks, I-Site Studio, Leica Cyclone. For a list of available packages see e.g. GIM, 2009), a parsing procedure is necessary. In the case of ILRIS instrument, the parsing procedure is implemented in Optech Parser software and is well described also in the short manual provided by Pesci et al. (2009), where significant information about the planning and the definition of a reasonable acquisition protocol of a TLS measurement is also provided. A new feature available in Optech Parser allows the point cloud texturing, by means of 2D images captured at the scanning epoch by the internal camera by using the camera calibration certificate of the integrated camera. In particular, to perform the computations, the "texture image" and the “texture calibration parameter” files have to be used. The first file is the image automatically stored by the scanner and the second one is provided by Optech (Optech, inc). If these two files are directly used, the texturing procedure is completely automatic. Nevertheless, in some cases a high accuracy in RGB data treatment is necessary, and the recognition of an adequate number of pairs of corresponding point must be carried out by means of Optech Matching Viewer software package (Optech, inc). The Matching Viewer package is able to provide a texture calibration parameter file for a fine texturing. This technical report describes in detail the procedure for point cloud texturing using images from an external calibrated digital camera and Matching Viewer. In particular, the Nikon reflex D50, which is characterized by 28-mm focal length and 8.0 megapixel resolution. A TLS survey of the Santo Stefano historical square of Bologna city, aimed to provide the high resolution acquisition of Corte Isolani Palace, is performed. Figure 1 shows the external camera mounted on the ILRIS instrument during the survey. The scanner handle is shaped to allow the high precision installation of a camera on a calibrated position. Anyway the mechanical components lead to alignment errors to be corrected by means of a specific matching procedure described in the following.
    Description: INGV
    Description: Published
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: restricted
    Keywords: Terrestrial Laser Scanner ; Digital 3D Modeling ; Data parsing ; Texturing ; 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.09. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 7
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: I sistemi laser a scansione terrestre sono oggi ampiamente utilizzati nel monitoraggio del territorio. Lo strumento ILRIS 3D ER, acquistato dall’INGV nel 2008, ha consentito di realizzare interessanti studi in merito alla morfologia delle superfici fisiche osservate sia in ambiente vulcanico che in ambito architettonico. Mediante le campagne di misura effettuate nel 2009 e 2010, per esempio, è stato possibile monitorare le variazioni superficiali nel cratere del Vesuvio [Pesci et al., 2011a], identificare le pareti maggiormente interessate da fenomeni franosi e valutare con buona precisione i volumi di roccia crollati. Si è operato nello stesso modo iniziando il lavoro di monitoraggio legato alle aree in frana sull’Isola di Vulcano dove, seppur il risultato sia ancora preliminare, è stato possibile valutare effetti di movimenti superficiali di alcuni centimetri all’anno, nonché di osservare il crollo di alcuni elementi rocciosi alla sommità della Forgia Vecchia [Pesci et al., 2011b]. Le altre attività legate al controllo delle aree vulcaniche, hanno permesso di ottenere dei modelli iniziali di riferimento e di testare la metodologia di rilevamento anche in presenza di attività fumarolica e in aree caratterizzate da elementi a bassa riflettività. Inoltre, grazie agli incoraggianti risultati ottenuti in seguito a specifici esperimenti [Pesci et al., 2011c] realizzati per valutare le reali risoluzioni di un rilievo laser scanner nelle medie distanze (100 m) è stato possibile verificarne l’idoneità anche per il rilievo architettonico. In questo ambito, successivamente, è stato realizzato un interessante studio morfologico delle Due Torri di Bologna (costruzioni medievali) che ha messo in evidenza particolari correlabili con l’affaticamento delle murature e con gli eventi atmosferici e sismici occorsi nei secoli [Pesci et al., 2011d]. Il dato interessante che è emerso da queste ultime esperienze è senza dubbio la possibilità di applicare tale metodologia laser per lo studio di edifici lesionati in seguito alle scosse di terremoto, con ovvi risvolti positivi per finalità e scopi di protezione civile. Nei paragrafi seguenti saranno brevemente riportate le peculiarità dello scanner ILRIS 3D ER e confrontate con le nuove prestazioni dello strumento ILRIS LR. Sarà inoltre mostrato il rilievo effettuato nel Marzo 2011 in un’area di frana dell’Appennino toscano e realizzata una simulazione utilizzando le nuvole di punti ottenute a distanze nettamente superiori a 1.5 km.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: restricted
    Keywords: Laser Scanner Terrestre ; modellazione 3D ; Frane ; Monitoraggio ; 04. Solid Earth::04.03. Geodesy::04.03.09. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 8
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Novembre 2013 Applicazioni della tecnologia Laser a Scansione Terrestre integrata con la termografia per lo studio di edifici e beni monumentali.
    Description: Unpublished
    Description: Università degli studi della Calabria sede di Rende (CS)
    Description: 3T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio
    Description: restricted
    Keywords: Laser Scanner ; Termografia ; Monitoraggio di beni monumentali ; Calabria ; 05. General::05.08. Risk::05.08.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 9
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: La risoluzione reale di un laser scanner, cioè la capacità di distinguere due elementi adiacenti di determinata grandezza lungo le linee di scansione, dipende ovviamente dalle caratteristiche dello strumento, specialmente in termini di divergenza del raggio laser e di passo di campionamento. L’esperimento ha permesso di definire una relazione empirica tra passo di campionamento, risoluzione richiesta e distanza di lavoro nell’ambito dell’utilizzo dello scanner ILRIS3D. In particolare, ammesso un limite inferiore pari ad D/3, e cioè assumendo che non sia possibile distinguere elementi di tale dimensione o al di sotto di essa, si è ottenuta la relazione lineare: max ss = TS ! (0.9 " 0.008! r(m)) in cui ss è il passo di campionamento, max ss è la massima dimensione del passo di campionamento ancora efficace nell’osservazione di un dettaglio TS ed r è la distanza tra lo strumento e la superficie osservata. I risultati si riferiscono alle distanze di lavoro comprese tra i 25 m ed i 100 m, ma si prevede di ampliare l’esperimento mediante l’utilizzo di altri target (di dimensioni maggiori) per coprire la distanza di lavoro tra i 100 m ed 1 km. La conoscenza della risoluzione ottenibile ad una determinata distanza e soprattutto, la conoscenza del massimo passo di campionamento accettabile al fine di ottenere il dettaglio richiesto nella nuvola di punti, permette sia di pianificare delle efficaci campagne di misura, che di ridurre i tempi necessari al rilievo, con grande risparmio di tempo e lavoro.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.10. TTC - Telerilevamento
    Description: restricted
    Keywords: TLS ; resolution ; 04. Solid Earth::04.02. Exploration geophysics::04.02.07. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 10
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: An empirical approach is proposed in order to evaluate the largest spot spacing allowing the appropriate resolution to recognize the required surface details in a terrestrial laser scanner (TLS) survey. The suitable combination of laser beam divergence and spot spacing for the effective scanning angular resolution has been studied by numerical simulation experiments with an artificial target taken from distances between 25 m and 100 m, and observations of real surfaces. The tests have been performed by using the Optech ILRIS-3D instrument. Results show that the discrimination of elements smaller than a third of the beam divergence (D) is not possible and that the ratio between the used spot-spacing (ss) and the element size (TS) is linearly related to the acquisition range. The zero and first order parameters of this linear trend are computed and used to solve for the maximum efficient ss at defined ranges for a defined TS. Despite the fact that the parameters are obtained for the Optech ILRIS-3D scanner case, and depend on its specific technical data and performances, the proposed method has general validity and it can be used to estimate the corresponding parameters for other instruments. The obtained results allow the optimization of a TLS survey in terms of acquisition time and surface details recognition.
    Description: Published
    Description: 167-184
    Description: JCR Journal
    Description: restricted
    Keywords: instruments; LiDAR; terrestrial laser scanning; resolution; spatial sampling ; 04. Solid Earth::04.02. Exploration geophysics::04.02.07. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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