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  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il 5 settembre 1950 alle ore 04.08 (GMT), un forte terremoto fu avvertito in tutta l’Italia centrale e arrecò gravi danni in diversi centri abitati delle province di Teramo, Pescara, L’Aquila e Rieti. Questo evento è considerato il massimo terremoto storico avvenuto nell’area del Gran Sasso d’Italia, zona che, secondo i cataloghi sismici italiani è caratterizzata da un’attività sismica relativamente modesta. Al contrario le zone circostanti sono sede di sismicità più frequente e di forti terremoti storici. Questo lavoro è uno studio di revisione del terremoto che colpì l'area del 5 settembre 1950 e del periodo sismico che ne seguì tra il 1950 e il 1951. Scopo della ricerca è quello di ampliare il quadro delle conoscenze su questo sisma e di inquadrarlo nel contesto sismotettonico dell'area. La ricerca ha condotto al reperimento di moltissimi documenti originali, sinora inediti, sia relativi alla scossa del 5 settembre 1950, che a quella dell’8 agosto 1951 che rappresenta l’evento più forte del periodo sismico successivo alla scossa principale. I risultati riguardano una maggiore completezza delle informazioni sul terremoto, anche relativamente al ruolo delle repliche nel quadro del danneggiamento. Il numero dei punti di intensità risulta triplicato rispetto a quanto finora conosciuto. Gli elementi di analisi contribuiscono al calcolo di nuovi parametri ipocentrali e a fornire una ipotesi interpretativa riguardo alla sorgente responsabile del terremoto. In base ai dati acquisiti sulla distribuzione del danno è possibile ipotizzare che il terremoto del 1950 sia stato causato da una sorgente con direzione circa E-O, al di sotto dell’edificio strutturale della Laga, tra Campotosto e Pietracamela.
    Description: Published
    Description: 195-214
    Description: reserved
    Keywords: Gran sasso d'Italia, ; terremoto del 1950 ; macrosismica ; sismotettonica ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Format: 8708396 bytes
    Format: application/pdf
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Questo lavoro presenta lo studio di revisione del terremoto che colpì la Media Valle dell’Aterno il 24 giugno 1958 con magnitudo pari a 5.0. Scopo della ricerca è quello di completare il quadro delle conoscenze su questo evento poco noto, ed inquadrarlo nel contesto della sismicità di area e in un possibile schema sismotettonico della Valle dell’Aterno. La revisione dei dati macrosismici ha contribuito a incrementare largamente il numero di località del piano quotato conosciuto dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, portandolo da 14 a 223, ed a proporre nuovi parametri di sorgente del terremoto. L’intensità massima è lievemente diminuita rispetto a quanto noto finora, mentre risulta aumentato il numero delle località oltre la soglia del danno.
    Description: Published
    Description: 101-112
    Description: 3.10. Sismologia storica e archeosismologia
    Description: N/A or not JCR
    Description: reserved
    Keywords: macrosismica, Media Valle dell’Aterno, sismotettonica, sismicità storica ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2022-06-14
    Description: Viene dato ragguaglio sulle operazioni di rilievo macrosismico relative al terremoto aquilano del 6 Aprile 2009 (Mw=6.3; Io=IX MCS) condotte dal QUEST e del risultato conseguito in termini di distribuzione delle intensità per 316 località visitate. Il terremoto, che ha provocato la distruzione di numerosi centri della conca Aquilana ed oltre 300 vittime, mostra un’area mesosimica allungata in direzione NW-SE, con una coda di forti risentimenti verso SE nella conca subèquana. Questo è in accordo con la geometria, cinematica e dinamica della rottura della struttura sismogenetica, individuata anche grazie alle evidenze di fagliazione di superficie seguite per circa 20 km lungo il versante nordorientale della Valle dell’Aterno, tra Collebrincioni e San Demetrio ne’ Vestini (sistema di faglie di Paganica-San Demetrio). Tale struttura viene anche indicata responsabile del terremoto “gemello” del 1461, oltre che da eventi di più elevata energia, come analisi paleosismologiche e rilievi geologici in corso hanno confermato.
    Description: Published
    Description: 1.11. TTC - Osservazioni e monitoraggio macrosismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: L'Aquila 2009 ; macroseismics ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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