Publication Date:
2017-04-04
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La classificazione simica in Italia è uno strumento per la gestione del territorio affidato negli ultimi decenni alle Regioni. Attualmente essa viene impiegata quale strumento di verifica amministrativa sulle strutture di recente costruzione o riadeguate ai sensi della normativa antisismica. Per la sua genesi ed evoluzione nel tempo, però, essa risulta alle volte incoerente con la fase di progettazione, e non sempre assicura un’imparziale funzione di controllo. Nel presente lavoro abbiamo analizzato come il significato della zonazione si sia modificato nel corso del tempo, facendosi interprete e strumento di elaborazioni scientifiche aggiornate ma, d’altro canto, assoggettandosi alla eterogeneità di atti normativi regionali. Abbiamo quantificato le differenze di valori di pericolosità sismica esistenti per comuni attribuiti alle medesime zone sismiche, all’interno di ciascuna regione e fra le varie regioni. Solo una revisione omogenea dei criteri di classificazione sulla base dei valori di pericolosità sismica potrà portare alla creazione di uno strumento amministrativo più obiettivo e di equo utilizzo. Infine, poiché la classificazione è spesso utilizzata impropriamente come indicatore del livello sismico di un comune, oscillando tra il significato di pericolosità e quello di rischio, è auspicabile che a fini comunicativi vengano introdotti nuovi strumenti che consentano ai cittadini una percezione più adeguata della componente naturale del rischio sismico.
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Published
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15-31
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3T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio
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N/A or not JCR
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open
Keywords:
Classificazione sismica
;
Zone sismiche
;
normativa regionale
;
04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.11. Seismic risk
Repository Name:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Type:
article