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  • 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous  (2)
  • 04.08. Volcanology  (1)
  • 04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.99. General or miscellaneous
  • AIQUA
  • MDPI Publishing
  • 1
    Publication Date: 2024-03-13
    Description: The peninsular and insular Italy are punctuated by Quaternary volcanoes and their rocks constitute an important aliquot of the Italian Quaternary sedimentary successions. Also away from volcanoes itself, volcanic ash layers are a common and frequent feature of the Quaternary records, which provide us with potential relevant stratigraphic and chronological markers at service of a wide array of the Quaternary science issues. In this paper, a broad representation of the Italian volcanological community has joined to provide an updated comprehensive state of art of the Italian Quaternary volcanism. The eruptive history, style and dynamics and, in some cases, the hazard assessment of about thirty Quaternary volcanoes, from the northernmost Mt. Amiata, in Tuscany, to the southernmost Pantelleria, in Sicily Channel, are here reviewed in the light of the substantial improving of the conceptual models, methodological approaches and the overall knowledge made in the last decades in the volcanological field study. We hope that the prest review can represent an useful and agile document summarising the knowledege on the Italian volcanism at the service of the Quaternary community operating in central Mediterranean area.
    Description: Published
    Description: 221-284
    Description: OSV2: Complessità dei processi vulcanici: approcci multidisciplinari e multiparametrici
    Description: N/A or not JCR
    Keywords: Stratigraphy, Geochronology, geochemistry, Quaternary volcanism, eruptive history, Italy ; 04.08. Volcanology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2022-06-14
    Description: Viene dato ragguaglio sulle operazioni di rilievo macrosismico relative al terremoto aquilano del 6 Aprile 2009 (Mw=6.3; Io=IX MCS) condotte dal QUEST e del risultato conseguito in termini di distribuzione delle intensità per 316 località visitate. Il terremoto, che ha provocato la distruzione di numerosi centri della conca Aquilana ed oltre 300 vittime, mostra un’area mesosimica allungata in direzione NW-SE, con una coda di forti risentimenti verso SE nella conca subèquana. Questo è in accordo con la geometria, cinematica e dinamica della rottura della struttura sismogenetica, individuata anche grazie alle evidenze di fagliazione di superficie seguite per circa 20 km lungo il versante nordorientale della Valle dell’Aterno, tra Collebrincioni e San Demetrio ne’ Vestini (sistema di faglie di Paganica-San Demetrio). Tale struttura viene anche indicata responsabile del terremoto “gemello” del 1461, oltre che da eventi di più elevata energia, come analisi paleosismologiche e rilievi geologici in corso hanno confermato.
    Description: Published
    Description: 1.11. TTC - Osservazioni e monitoraggio macrosismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: L'Aquila 2009 ; macroseismics ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il 5 settembre 1950 alle ore 04.08 (GMT), un forte terremoto fu avvertito in tutta l’Italia centrale e arrecò gravi danni in diversi centri abitati delle province di Teramo, Pescara, L’Aquila e Rieti. Questo evento è considerato il massimo terremoto storico avvenuto nell’area del Gran Sasso d’Italia, zona che, secondo i cataloghi sismici italiani è caratterizzata da un’attività sismica relativamente modesta. Al contrario le zone circostanti sono sede di sismicità più frequente e di forti terremoti storici. Questo lavoro è uno studio di revisione del terremoto che colpì l'area del 5 settembre 1950 e del periodo sismico che ne seguì tra il 1950 e il 1951. Scopo della ricerca è quello di ampliare il quadro delle conoscenze su questo sisma e di inquadrarlo nel contesto sismotettonico dell'area. La ricerca ha condotto al reperimento di moltissimi documenti originali, sinora inediti, sia relativi alla scossa del 5 settembre 1950, che a quella dell’8 agosto 1951 che rappresenta l’evento più forte del periodo sismico successivo alla scossa principale. I risultati riguardano una maggiore completezza delle informazioni sul terremoto, anche relativamente al ruolo delle repliche nel quadro del danneggiamento. Il numero dei punti di intensità risulta triplicato rispetto a quanto finora conosciuto. Gli elementi di analisi contribuiscono al calcolo di nuovi parametri ipocentrali e a fornire una ipotesi interpretativa riguardo alla sorgente responsabile del terremoto. In base ai dati acquisiti sulla distribuzione del danno è possibile ipotizzare che il terremoto del 1950 sia stato causato da una sorgente con direzione circa E-O, al di sotto dell’edificio strutturale della Laga, tra Campotosto e Pietracamela.
    Description: Published
    Description: 195-214
    Description: reserved
    Keywords: Gran sasso d'Italia, ; terremoto del 1950 ; macrosismica ; sismotettonica ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Format: 8708396 bytes
    Format: application/pdf
    Location Call Number Expected Availability
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