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  • theater  (3)
  • thema EDItEUR::A The Arts::AT Performing arts::ATD Theatre studies  (3)
  • Accademia University Press  (6)
  • Bologa : EMI
  • Wuppertal : Wuppertal Institut für Klima, Umwelt, Energie
  • Italian  (6)
  • Indonesian
  • Portuguese
  • 1
    Publication Date: 2022-01-31
    Description: Quali possibilità di "riconoscersi" ha un popolo che ha perduto la propria pa­tria, che è sul punto di perdere la pro­pria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, ves­sato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo di omologazione? La lettera­tura, certo, la narrativa, i romanzi, i rac­conti: ma questo varrà solo per pochi acculturati. Bisognerà, quanto meno, che tale messe di ricordi, memorie, do­cumenti e affabulazioni, trovi il modo di farsi spettacolo, di rappresentarsi sui palcoscenici, offrendosi prima di tutto nella vivezza concreta dell’invenzione teatrale; poi, successivamente, nel cine­ma, nei film. Questo volume a più voci racconta per la prima volta con cura l’avventuroso rapporto tra il teatro yiddish e il cine­ma, intendendo con ciò il dialogo tra le due arti e le rispettive prospettive cri­tiche. Il tutto con riferimento ad alcu­ne decine di film che oggi si possono vedere in edizione restaurata.
    Keywords: PN1560-1590 ; theater ; Yiddish theater ; cinema
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 2
    facet.materialart.
    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-23
    Description: Questo libro è un’analisi del teatro di narrazione, un’estetica e un genere di rappresentazione italiano che rivisita eventi storici di rilevanza nazionale da prospettive locali, attingendo al ricco rapporto tra esperienze personali e resoconti storici. Con l’ausilio di ricerche presso gli archivi privati dei principali narratori – artisti che sono sia autori che interpreti della loro opera – la tesi di Juliet Guzzetta è che la pratica insegni al pubblico che la gente comune non è semplicemente testimone della storia bensì partecipe della sua creazione. Il teatro di narrazione è emerso in Italia all’epoca delle proteste degli operai e degli studenti, del terrorismo interno e del progresso sociale degli anni Settanta. Sviluppando lo stile del teatro politico di Dario Fo e Franca Rame, influenzati da Jerzy Grotowski e Bertolt Brecht, e sulla scia delle tradizioni dell’improvvisazione a ruota libera autore-attore della commedia dell’arte, i narratori hanno creato una nuova forma di teatro popolare che è cresciuta di importanza negli anni Novanta e continua a ottenere consensi. Guzzetta delinea la storia del teatro di narrazione, ne contestualizza le origini – sia politiche che intellettuali – e attribuisce un ruolo centrale ai contributi di Teatro Settimo, un gruppo teatrale che precedenti studi hanno trascurato. Analizza inoltre gli esperimenti di questo genere in televisione e nei media. Primo libro in inglese interamente dedicato all’argomento, e ora tradotto in italiano, Il teatro di narrazione utilizza letture attente e un’ampia varietà di fonti primarie al fine di analizzare le tecniche utilizzate dai narratori per rifare la storia – un procedimento che rivela come la storia stessa sia un teatro di narrazione.
    Keywords: Italian storytelling theatre ; historical accounts ; local perspectives ; 1970s ; political theatre ; Teatro Settimo ; thema EDItEUR::A The Arts::AT Performing arts::ATD Theatre studies
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 3
    facet.materialart.
    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-23
    Description: Trasversalmente, arte orale è ogni genere artistico che faccia uso della voce: antico o moderno; occidentale o extra-occidentale; popolare o autoriale; non scritto (nell’accezione consolidata della “tradizione orale”) oppure anche scritto; non mediato oppure mediato dalla tecnologia audiovisiva; in tempo reale o differito; in loco o a distanza; linguistico o anche non linguistico; genere puro (poesia, vocalizzo extraverbale) o misto (teatro, melologo, canzone). E in generale è forma significante ma insieme anche materiale presenza, sonora e corporea. Questo volume raccoglie gli atti di un convegno svoltosi nel maggio 2019 presso l’Università IULM di Milano, che alle ordinarie sessioni accademiche affiancava anche “sessioni performative” artistiche. La prospettiva è necessariamente interdisciplinare: l’oralità è trattata come l’elemento comune che caratterizza arti diverse quali la poesia, la musica e il teatro, nonché le loro storiche commistioni (ad esempio il canto epico, la poesia lirica), fino a fenomeni contemporanei come il rap, il poetry slam, la vocal performance art. Sono convocati a dialogare studiosi di differente estrazione: estetica, teoria letteraria, poesia contemporanea, metrica, linguistica, (etno)musicologia, storia del teatro, performance studies. L’interazione dei vari punti di vista consente di affrontare l’oralità nella sua valenza trasversale e, al tempo stesso, negli aspetti specifici propri di ciascuna espressione artistica.
    Keywords: oral art ; poetry ; music ; performance ; oral tradition ; IULM of Milan ; theater ; rap ; poetry slam ; vocal performance art ; performance studies ; thema EDItEUR::A The Arts
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 4
    facet.materialart.
    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-23
    Description: Chi è stata Molly Picon, cosa ha rappresentato per il teatro yiddish e per il teatro americano? Il volume prende avvio da questi interrogativi. Percorrendo la biografia dell’attrice è possibile individuare alcuni snodi importanti: l’identità americana e la mameloshen, l’autorialità e il ruolo della performance attoriale. Il contesto storico-sociale e la geografia sono stati di fondamentale importanza: agli inizi del Novecento lo Yiddish Theater District, nel Lower East Side di New York, è stato il laboratorio attivissimo nel quale Molly ha forgiato la propria identità artistica sulla base di due istanze: preservare e diffondere l’identità culturale e linguistica yiddish ed esaltare la funzione sociale ed educativa del teatro attraverso il divertimento. Grande attrice atipica, Molly è stata anche autrice di copioni e ha collaborato con alcuni grandi compositori. L’attrice ha anche permesso al teatro yiddish di aggiornarsi attraverso l’inserimento della lingua inglese negli spettacoli rivolti alle nuove generazioni di ebrei e a un pubblico più vasto. È stata insomma, lungo quasi tutto il XX secolo, una grande operatrice culturale, una interprete creativa dei vari media cui si è applicata.
    Keywords: yiddish theater ; Molly Picon ; mameloshen ; New York ; thema EDItEUR::A The Arts::AT Performing arts::ATD Theatre studies
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 5
    facet.materialart.
    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-27
    Description: Nell’anno che segna il cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Martin Buber, questo volume svela un ritratto inedito del filosofo colto nei suoi anni giovanili sullo sfondo di un’incandescente Vienna fin de siècle e riunisce, per la prima volta in italiano, una breve antologia di testi buberiani sul teatro. Per il giovane sionista, poco attratto dall’intrattenimento e dallo spettacolo, il teatro costituisce un mezzo di ricomposizione etica e politica del mondo e l’attore si presta come prototipo universale di un uomo “nuovo” e autentico. Viene qui ricostruita un’affascinante vicenda biografica via via animata da personaggi inattesi come Eleonora Duse, Ermete Novelli, il pittore Lesser Ury e Adolphe Appia. Si dimostra come l’incontro di Buber con il teatro costituisca senza dubbio una decisiva spinta verso il futuro e più maturo pensiero dialogico. La prospettiva del volume estende la portata del pensiero buberiano ben oltre i confini ebraici, facendo emergere una poetica (un “fuoco inesauribile”) valida per ogni uomo occidentale alle prese con la riformulazione della propria tradizione. In questo senso trova spazio nell’ultimo capitolo un’attenta analisi biografica e performativa di Jerzy Grotowski, il regista polacco che rivoluzionò il teatro del Novecento e che da oggi è così possibile includere in una tradizione “simpatica” che annovera Martin Buber come maestro e ispiratore
    Keywords: Z1001-8999 ; PN1-6790 ; B1-5802 ; Appia ; Duse ; Grotowski ; Buber ; theater ; Novelli ; Ury ; thema EDItEUR::G Reference, Information and Interdisciplinary subjects
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 6
    facet.materialart.
    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-23
    Description: Indagare la dimensione dell’animalità nella storia degli studi teatrali implica la pluridisciplinarietà che è parte della nuova teatrologia, da sempre in dialogo con le scienze umane (antropologia, sociologia, semiotica) e con le neuroscienze. L’intento di questa raccolta di saggi è quello di iniziare a tracciare una storia del teatro come storia mista umana e non-umana – per la quale si rende necessario un dialogo con le scienze naturali, in particolar modo con l’etologia e con la zooantropologia, e di riattraversare in modo fruttuoso l’intera storia dei generi performativi, all’interno dei quali le performance interspecie si rivelano come una pratica originaria e costitutiva. In questo senso l’ottica sperimentale e multidisciplinare dei Critical Animal Studies risulta il terreno comune attraverso cui sono organizzati i contributi che compongono il volume e che spaziano dalla teoria della performance, all’etnoscenologia, dalla zooantropologia alla zoosemiotica, dalla filosofia all’etologia, senza tralasciare il punto di vista degli artisti della scena contemporanea.
    Keywords: animality in the history of theatrical studies ; human and non-human theater history ; interspecies performance ; Critical Animal Studies ; ethnoscenology ; zooanthropology ; zoosemiotics ; philosophy of ethology ; thema EDItEUR::A The Arts::AT Performing arts::ATD Theatre studies
    Language: Italian
    Format: image/png
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