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  • 1
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    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-25
    Description: “L’età della storia”, così Foucault, in Les mots et les choses, definisce lo sconvolgimento dell’episteme occidentale avvenuto alla fine del Settecento e nei primi decenni dell’Ottocento che dà l’avvio all’era della modernità. Foucault teorizza il disfacimento del sapere classico e la conseguente mutazione dall’”ordine” alla “storia”: all’ordine del sapere classico, ai valori della tradizione, si è sostituita l’idea di progresso, nonché la visione frammentata di una realtà naturale molteplice, le cui variazioni sono legate allo scorrere del tempo. Il valore normativo della tradizione viene, d’altra parte, contestato, negli ultimi decenni del diciottesimo secolo, da vari sommovimenti politici che sconvolgono l’ordine tradizionale delle nazioni europee: la Rivoluzione americana crea un governo razionale fondato sul diritto naturale; la Rivoluzione francese recide traumaticamente i legami con i valori di una monarchia secolare; i suoi drammatici sviluppi, il Terrore, le guerre europee, il crollo dell’impero napoleonico impongono, nel corso degli anni, la consapevolezza concreta dell’incidere storico. Questa irruzione della dimensione storica nel mondo europeo è stata, nel biennio 2013-2015, al centro dei lavori del seminario “Metamorfosi dei Lumi” che presenta, nel suo ottavo volume, un insieme di articoli centrati sul processo di temporalizzazione che caratterizza il tournant des Lumières, nelle esperienze di vita e in tutti i settori dello scibile.
    Keywords: D1-2009 ; French revolution ; occidental episteme ; progress ; history ; American revolution ; napoleonic empire ; Foucault ; thema EDItEUR::D Biography, Literature and Literary studies::D Biography, Literature and Literary studies::DN Biography and non-fiction prose
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 2
    Publication Date: 2024-03-25
    Description: La battaglia di Caporetto (24 ottobre - 9 novembre 1917) ha rappresentato un trauma nella storia italiana del Novecento. Ancor oggi, nel linguaggio comune, la parola Caporetto è sinonimo di disastro. In quella battaglia i soldati della 2a Armata vengono respinti dagli austriaci e dai tedeschi al di qua dell'Isonzo e del Tagliamento fino al Piave, mentre i Comandi militari li accusano di diserzione e tradimento. Cento anni dopo, questo volume affronta, in un'ottica pluridisciplinare e interdisciplinare, e alla luce della nozione di “trauma”, gli aspetti storici, politici e militari della disfatta. Esso fa largo spazio anche alle testimonianze dei soldati-scrittori la cui esperienza di quei giorni acquista senso se inserita in una dimensione collettiva e storica. Le stratificazioni temporali - relative tanto alla lettura storiografica, militare e politica quanto agli scritti memoriali e letterari - costituiscono un fattore importante per la riappropriazione di un evento che tocca la storia e l'identità italiane. Nel processo di rievocazione del trauma, la rappresentazione dello choc subìto tiene conto sia dell'immediatezza del vissuto che della simbolizzazione retrospettiva. Questo volume intende allora studiare i meccanismi attraverso i quali il ricordo del trauma di Caporetto prende forma nel linguaggio autobiografico o finzionale inteso anche come espressione terapeutica e luogo della resilienza.
    Keywords: D1-2009 ; Twentieth century ; italian history ; war ; Caporetto ; thema EDItEUR::D Biography, Literature and Literary studies::D Biography, Literature and Literary studies::DN Biography and non-fiction prose
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 3
    Publication Date: 2024-03-25
    Description: Negli ultimi anni in Italia è ripresa l’emigrazione giungendo a superare, secondo le statistiche ufficiali, le centomila unità annue. L’attenzione dei media, nel denunciare i tagli alla ricerca, le cattive condizioni del mercato del lavoro e la mancanza di meritocrazia diffusa nel paese, si è focalizzata sulla perdita di giovani talenti verso l’estero. A lasciare l’Italia, però, non sono più solo lavoratori altamente specializzati, o cervelli in fuga, ma anche studenti, professionisti, tecnici, imprenditori, ricercatori, pensionati, cooperanti e altre figure, qualificate e non, che partono da ogni regione. Questo soggetto difficile da definire – emigranti, expat, cervelli in fuga? – non ha nemmeno una dimensione precisa. Come calcolare infatti il numero di chi si muove nell’Europa di Schengen o che attraversa frontiere con un visto turistico o di studio e che poi decide di fermarsi? Cosa differenzia la nuova emigrazione che alle guide dell’emigrante ha sostituito blog e social network, che al posto del telefono usa Skype, da quelle del secolo scorso? Rispetto alle migrazioni del passato cambiano anche le motivazioni, oltre alla ricerca di lavoro, si emigra per studiare, cercare una migliore qualità della vita o per amore. L’inchiesta del Centro Altreitalie intrecciando fonti diverse – statistiche, un questionario e interviste – traccia lo spaccato del nuovo e complesso fenomeno migratorio italiano.
    Keywords: D1-2009 ; Auswanderung ; Jugendarbeitslosigkeit ; italienische Gesellschaft ; thema EDItEUR::D Biography, Literature and Literary studies::D Biography, Literature and Literary studies::DN Biography and non-fiction prose
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 4
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    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2024-03-23
    Description: Trasversalmente, arte orale è ogni genere artistico che faccia uso della voce: antico o moderno; occidentale o extra-occidentale; popolare o autoriale; non scritto (nell’accezione consolidata della “tradizione orale”) oppure anche scritto; non mediato oppure mediato dalla tecnologia audiovisiva; in tempo reale o differito; in loco o a distanza; linguistico o anche non linguistico; genere puro (poesia, vocalizzo extraverbale) o misto (teatro, melologo, canzone). E in generale è forma significante ma insieme anche materiale presenza, sonora e corporea. Questo volume raccoglie gli atti di un convegno svoltosi nel maggio 2019 presso l’Università IULM di Milano, che alle ordinarie sessioni accademiche affiancava anche “sessioni performative” artistiche. La prospettiva è necessariamente interdisciplinare: l’oralità è trattata come l’elemento comune che caratterizza arti diverse quali la poesia, la musica e il teatro, nonché le loro storiche commistioni (ad esempio il canto epico, la poesia lirica), fino a fenomeni contemporanei come il rap, il poetry slam, la vocal performance art. Sono convocati a dialogare studiosi di differente estrazione: estetica, teoria letteraria, poesia contemporanea, metrica, linguistica, (etno)musicologia, storia del teatro, performance studies. L’interazione dei vari punti di vista consente di affrontare l’oralità nella sua valenza trasversale e, al tempo stesso, negli aspetti specifici propri di ciascuna espressione artistica.
    Keywords: oral art ; poetry ; music ; performance ; oral tradition ; IULM of Milan ; theater ; rap ; poetry slam ; vocal performance art ; performance studies ; thema EDItEUR::A The Arts
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 5
    Publication Date: 2024-03-25
    Description: Nel corso del XX secolo l’Italia è stato uno dei paesi dell’Occidente in cui il confronto politico e la dialettica fra le classi sociali ha assunto la più marcata connotazione ideologica. Questo alto livello di ideologizzazione ha fatto sì che nelle culture politiche italiane si stratificassero molteplici concezioni e rappresentazioni della rivoluzione, all’interno delle quali occupano un ruolo centrale quelle della Rivoluzione russa e, in particolare, di quella bolscevica dell’ottobre 1917. Questo volume raccoglie una serie di ricerche sulle rappresentazioni della Rivoluzione russa nella politica italiana del Novecento. Le rappresentazioni del 1917, e quelle della forma di Stato e di governo nata dalla Rivoluzione rappresentano un punto di osservazione sull’evoluzione delle culture politiche, delle loro relazioni e contrapposizioni, della circolazione di idee e delle influenze reciproche. Dalla metà degli anni Venti fino al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, gli eventi russi del 1917 e il “modello sovietico” diventano un termine di confronto, un esempio a cui ispirarsi o, comunque, un elemento imprescindibile per tutte quelle correnti politiche e culturali che cercano di elaborare una lettura (positiva o negativa, ideologica o più orientata all’analisi reale) della società di massa, del capitalismo fordista, del rapporto fra Stato e classi sociali e di quello fra interessi economici individuali e collettivi.
    Keywords: D1-2009 ; Soviet model ; Russian revolution ; 1991 ; 1917 ; Soviet Union ; thema EDItEUR::D Biography, Literature and Literary studies::D Biography, Literature and Literary studies::DN Biography and non-fiction prose
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 6
    Publication Date: 2022-01-31
    Description: Vite parallele, quelle dei due grandi attori Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, immerse nella speranza suscitata da un regime che per la prima volta nella storia riconosceva parità di diritti agli ebrei. Lo stato sovietico attribuiva al lavoro culturale e artistico un ruolo fondamentale e gli ebrei progressisti contavano su questo presupposto anche per emanciparsi dal conservatorismo che caratterizzava gran parte della loro tradizione. Per quei giovani, moderni e formati in ambienti fortemente permeati dallo “spirito della musica”, l’arte e il teatro si incontravano con le istanze della Rivoluzione d’Ottobre. Purtroppo l’utopia defluì nel giro di pochi anni in una violenta reazione opposta, destinata a seppellire sotto la pesante cappa del realismo socialista il critico, gioioso e trascendente grottesco del teatro yiddish, nonché provocando uno scontro che volse in tragedia e si concluse con la morte, l’esilio e il silenzio di quasi tutti gli interpreti russi della cultura yiddish. I due protagonisti di questo libro avevano scelto il teatro come ricerca della verità e ne subirono le amare conseguenze.
    Keywords: PN1560-1590 ; art ; music ; death ; Russia
    Language: Italian
    Format: image/png
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  • 7
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    Unknown
    Accademia University Press
    Publication Date: 2022-01-31
    Description: Il teatro yiddish è una fiorente anche se breve civiltà teatrale fiorita tra l’Otto e il Novecento, che ha accompagnato milioni di ebrei dell’Europa centrale e orientale nelle nuove dislocazioni in tutto il mondo. Era un popolo in fuga da persecuzioni e miseria, alla ricerca di benessere e felicità, un popolo che si chiedeva se e come fosse possibile conciliare tradizioni e valori millenari con la modernità. Il teatro yiddish si è sviluppato in dialogo con l’operetta, il melodramma e il teatro borghese del tempo, creando proprie forme del tutto originali, soprattutto il cosiddetto grottesco yiddish. Popolare e sperimentale, attraversato dalla musica e dal canto, soprattutto espressione di grandi attrici e attori che ispiravano i drammaturghi e si confrontavano spregiudicatamente con i grandi autori del passato, il teatro yiddish ha poi cessato di esistere soltanto in apparenza, perché - come qui si dimostra - ha irradiato con le proprie invenzioni recitative, drammaturgiche e registiche il teatro e il cinema di oggi nelle sue migliori espressioni sia popolari che d’avanguardia.
    Keywords: PN1560-1590 ; music ; Eastern Europe ; Yiddish theater ; Central Europe
    Language: Italian
    Format: image/png
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