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  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: As regards the transmission vectors – one of the most critical points of a seismic network – we adopted a mixed strategy: half of the stations are connected through satellite links, and half through cable links. The use of satellite transmission presents several advantages: the link is very robust, the constraints for site selection are weak, and the cost is lower than telephone lines. As regards the terrestrial cable links, we use INGV digitizers (named GAIA), protected IP connections of the Italian Public Administration Network (RUPA): site selection is more delicate, and a compromise must be found between low environmental noise and availability of network infrastructures.
    Description: Published
    Description: 70-75
    Description: open
    Keywords: earthquake ; monitoring ; 05. General::05.02. Data dissemination::05.02.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Questo lavoro illustra lo stato della Rete Sismica Nazionale Italiana e descrive la sismicità italiana nell’anno 2009. Vengono evidenziate le principali sequenze sismiche occorse durante l’anno, con particolare riguardo alla sequenza sismica dell’aquilano-reatino. Nel 2009 la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha registrato circa 26000 terremoti avvenuti sul territorio nazionale e nelle aree limitrofe, che sono stati analizzati e localizzati dal gruppo di analisti sismologi che si occupano della redazione del Bollettino Sismico Italiano (BSI). La magnitudo minima di completezza Mc del BSI 2009, ovvero la soglia di magnitudo minima media calcolata su tutto il territorio nazionale, è risultata pari a ML 1.6 (il dato del BSI 2008 si attestava sul valore di ML 2.1). Il numero di stazioni sismiche attive (Rete Nazionale e reti locali) nel corso del 2009 è stato di 305 (279 nel 2008). Viene fornita infine una stima del numero e della magnitudo di eventi di origine antropica (esplosioni) presenti nel BSI 2009. This paper describes the status of the Italian National Seismic Network and the Italian seismicity in year 2009. We outline the main seismic sequences that occurred during the year, with particular emphasis on the L’Aquila-Rieti seismic period. The INGV National Seismic Network recorded about 26000 earthquakes in Italy and neighboring areas during 2009, which were analyzed and localized by the seismology group of analysts involved in the publication of the Italian Seismic Bulletin (BSI). The minimum magnitude of completeness Mc of the BSI 2009 is ML 1.6 (ML 2.1 in the BSI 2008). The number of active seismic stations during 2009 was 305 (279 in 2008). We provide an estimate of the number and magnitude of anthropic events (quarry-blasts) included in the BSI 2009.
    Description: Published
    Description: 1-52
    Description: 5.2. TTC - Banche dati di sismologia strumentale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: earthquake ; terremoto ; waves ; esplosion ; sequences ; l'aquila ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: This paper describes the status of the Italian National Seismic Network and the main feautures of the Italian seismicity in 2010. In that year the network counted 313 velocimeters and 107 accelerometers. More than 14500 earthquakes were located in Italy and surrounding areas and seas, with an average minimum magnitude of completeness MC = 1.6. Most of that seismicity appears in cluster (a spatio-temporal concentration of seismic events): in 2010 more than 70% of the located Italian earthquakes belongs to about 430 cluster. We selected all the cluster with at least 20 events of any magnitudes, and all the cluster with at least 10 events and at least one event of magnitude 2.5 or greater, and cluster with at least two events and one of magnitude 3.5 or greater, ending up with a list of 48 significant cluster. The Italian Seismic Bulletin contains also seismic events originated by anthropic activities (quarry explosions). Through the analysis of the last 7 years of data from the bulletin, we pinpointed 16 areas with extended extractive activities. Nevertheless the presence of quarries in Italy is so widespread that our list can be considered by no means complete. Extraction areas frequently coincide with regions affected by high seismicity rate. Records due to explosion quakes can show distinguishing characteristics (compressive first onset and a low frequency secondary phase). However, these markers are not present in all the artificial events, and are not sufficient to exclude the totality of the explosions from the bulletin. Nowadays the BSI incorporates, together with true tectonic earthquakes, a significant portion of low magnitude events due to explosions, evaluated about 5% in 2010.
    Description: Published
    Description: 1-52
    Description: 5.2. TTC - Banche dati di sismologia strumentale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: earthquake ; terremoto ; waves ; esplosion ; sequences ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Questo lavoro illustra lo stato della Rete Sismica Nazionale Italiana (RSNI) e le principali caratteristiche della sismicità in Italia nell’anno 2011. In tale anno, tramite i dati raccolti dalla RSNI, sono stati localizzati 16499 eventi registrati da 359 stazioni appartenenti sia all’INGV, sia ad altre reti locali e regionali connesse in tempo reale al Centro Nazionale Terremoti (CNT) di Roma. La magnitudo minima di completezza del Bollettino Sismico Italiano (BSI) è ML 1.5. La magnitudo massima è stata registrata per un evento localizzato nella pianura padano veneta (ML 4.8). Nella sismicità italiana del 2011 sono state individuate 46 sequenze sismiche rilevanti; tra esse riveste particolare interesse la sequenza nel Montefeltro: iniziata a fine maggio e durata diversi mesi, essa comprende due eventi di magnitudo ML 4.0. La sequenza del Pollino, iniziata nel 2009 e proseguita a più riprese fino al 25 ottobre 2012 con un evento di magnitudo MW 5.2, presenta a inizio 2011 un aumento della sismicità che è culminato con l’evento maggiore di quell’anno (ML 3.6). L’analisi del BSI ha inoltre permesso di individuare una nuova area caratterizzata da eventi di origine antropica (esplosioni in cava) che si aggiunge alle 16 già rilevate negli anni precedenti. In questo lavoro vengono analizzati anche i segnali prodotti da frane di crollo, molto diffuse nel nostro paese lungo gli archi montani alpini e appenninici.
    Description: Published
    Description: 1-56
    Description: 4IT. Banche dati
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: earthquake ; terremoto ; waves ; esplosion ; sequences ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2018-03-23
    Description: In questo lavoro viene presentato lo stato della Rete Sismica Nazionale Italiana (RSNI) e viene analizzata la sismicità in Italia nel corso del 2012. In questo anno la RSNI risulta costituita da 413 stazioni sismiche, appartenenti all’INGV e ad altre reti locali e regionali, una parte delle quali fornisce il segnale in tempo reale al Centro Nazionale Terremoti (CNT) di Roma. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) del 2012 è costituito da 18221 terremoti localizzati; una parte rilevante di questa sismicità appartiene alla grande sequenza sismica emiliana che ha colpito principalmente le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo, causando vittime, centinaia di feriti e danni gravissimi al patrimonio artistico, all’edilizia rurale e industriale, oltre che a quella di uso civile (Fig. 1). Il 20 Maggio alle ore 02:03 UTC un terremoto di ML 5.9 (MW 5.8), preceduto alcune ore prima da uno di ML 4.1, diede inizio alla sequenza sismica. Il 29 Maggio alle ore 07:00 UTC, un altro forte terremoto (ML 5.8, MW 5.6) colpì il settore occidentale dell’area interessata dalla prima parte della sequenza sismica. Nel corso del 2012 la sequenza ha fatto registrare circa 3100 eventi sismici. Nel 2012 sono state individuate altre 27 sequenze sismiche oltre a quella emiliana. Tra di esse riveste particolare importanza quella che ha interessato la zona del Pollino, iniziata già nel 2009, e proseguita per tutto il 2012: l’evento più forte è del 25 ottobre 2012 con magnitudo ML pari a 5.0 (MW 5.2). La magnitudo minima di completezza media del BSI 2012 risulta essere MC 1.4. Il BSI 2012 contiene circa 350 eventi di origine antropica, per la massima parte esplosioni in cava, registrati in aree già note in base all’analisi della sismicità degli anni precedenti e in due nuove aree individuate. Vengono inoltre analizzate le registrazioni prodotte da una frana di crollo, fenomeno erosivo e gravitativo molto diffuso nel nostro paese, specialmente nell’arco alpino.
    Description: Published
    Description: 1-64
    Description: 4IT. Banche dati
    Description: JCR Journal
    Description: open
    Keywords: earthquake ; terremoto ; waves ; sequences ; explosion ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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