ALBERT

All Library Books, journals and Electronic Records Telegrafenberg

feed icon rss

Your email was sent successfully. Check your inbox.

An error occurred while sending the email. Please try again.

Proceed reservation?

Export
  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: L’area del terremoto dell’Irpinia del 1930 corrisponde in profondità all'avampaese Apulo, inflesso al di sotto delle unità alloctone accavallate nella porzione frontale del cuneo orogenico, ma non coinvolto nelle strutture dei cosiddetti duplex dell'Apula sensu Patacca and Scandone (2004). In particolare, le profondità ipocentrali del terremoto del 1930 corrispondono al basamento sottostante la successione della Piattaforma Carbonatica Apula. Il campo macrosismico e i dati strumentali disponibili (si veda la sorgente in DISS, 2007, con relativa bibliografia, e Pino et al., sottomesso) suggeriscono una sorgente sismogenetica con un’orientazione e una cinematica che rappresentano una sorta di transizione tra la direzione W-E a cinematica trascorrente destra, che caratterizza la sismicità propria delle aree di avampaese sia affiorante che sepolto, e la direzione NW-SE a cinematica normale, che caratterizza la sismicità connessa all'estensione lungo l'asse della catena Appenninica (si veda il terremoto del 1980). In questo quadro, l’obiettivo dello studio magnetotellurico è stato quello di investigare i volumi di crosta al di sotto della successione Apula per valutare l'eventuale presenza di direzioni preferenziali dell'anisotropia di resistività che fossero confrontabili con la direzione della sorgente del terremoto del 1930. Il verificarsi di tale evenienza avrebbe potuto essere infatti interpretato come indizio di una zona di debolezza regionale, che avrebbe condizionato le caratteristiche geometriche e cinematiche della sorgente del terremoto stesso. Partendo dall’area sismogenetica segnalata nel DISS per questo terremoto, sono stati effettuati in un’area di circa 1000 km2 sondaggi magnetotellurici in 15 siti, nell’intervallo di 0.009- 4000 s. Per ciascun sito si è proceduto alla misura delle tre componenti ortogonali del campo magnetico e di tre componenti del campo elettrico, di cui due lungo la stessa linea e ortogonali alla terza. Ciò ha consentito la stima dei parametri magnetotellurici per due sondaggi adiacenti, al fine di meglio controllare possibili problemi di rumore antropico o strumentale. Le stazioni, fino ad un massimo di tre, hanno operato in contemporanea fungendo l’una per l’altra da remote reference (Gamble et al., 1979). Va sottolineata la buona qualità dei dati acquisiti sia in termini di stime stabili con diverse tecniche di analisi, che per basso scattering delle curve di resistività apparente e fase. Le risposte sperimentali sono state poi comparate con i dati di pozzo disponibili, verificando un ottimo accordo. È stata inoltre eseguita un’analisi sulle proprietà fisiche e geometriche del tensore impedenza, adottando lo schema di decomposizione di Weaver et al. (2000) dal quale è derivato poi lo studio degli invarianti magnetotellurici per la definizione della dimensionalità delle strutture elettriche investigate ai vari periodi (ovvero alle varie profondità). Circa il 75% dei dati analizzati implica strutture assimilabili necessariamente a modelli tridimensionali e le quattro componenti del tensore impedenza sono significativamente diverse da zero. Per questo tipo di strutture, seguendo Weaver et al. (2000), è comunque possibile definire una direzione di eterogeneità elettrica. Ciò è stato fatto per ciascun sondaggio e per ciascun periodo di stima. Mediante la trasformazione di Niblett–Bostick è stato poi ottenuto lo strike elettrico in funzione della profondità stimata. Viene riportata la direzione di strike per i vari sondaggi alla profondità stimata nell’intervallo 8 - 16 km, riferibile quindi a una porzione di crosta al di sotto del resistivo che identifica le successioni della Piattaforma Apula.
    Description: Unpublished
    Description: CNR, P.le Aldo Moro 7, Roma, Italia
    Description: 2.6. TTC - Laboratorio di gravimetria, magnetismo ed elettromagnetismo in aree attive
    Description: open
    Keywords: Electrical anisotropy ; 1930 Irpinia earthquake ; southern Apennines ; Apulian foreland ; 04. Solid Earth::04.02. Exploration geophysics::04.02.04. Magnetic and electrical methods ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.07. Tomography and anisotropy ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques ; 04. Solid Earth::04.07. Tectonophysics::04.07.07. Tectonics
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Poster session
    Location Call Number Expected Availability
    BibTip Others were also interested in ...
  • 2
    Publication Date: 2023-06-12
    Description: On 23 July 1930, the Irpinia region in southern Italy experienced a destructive (M 6.7) earthquake that struck the eastern sector of the southern Apennines moutain belt. Previous studies suggest that this earthquake was caused by a seismogenic source having oblique right-lateral kinematics and striking at an angle between the general trend of NE-verging large dip-slip faults in the southern Apennines (~ NW-SE) and the E-W near-vertical, strike-slip right lateral faults that have been recently discovered in the foreland, east of the main extensional axis. Also, the ~14 km hypocentral depth of the 1930 earthquake that has been calculated in previous studies is likely located within the basement below the Apula carbonate platform succession. This puts the source of the 1930 earthquake not only in an intermediate region between pure normal (NW-SE) and strike-slip right-lateral (E-W) large seismogenic faults in the southern Apennines, but also at an hypocentral depth between the 12-13 km depth of the earthquakes caused by normal faulting (like the Irpinia 23 Nov. 1980, M 6.9 one) and the 15-20 km depth of the earthquakes caused by strike-slip faulting in the foreland (like the 31 Oct.-1 Nov. 2002, M 5.8 Molise ones). In this framework, we performed a magnetotelluric (MT) study to investigate the evidence of preferential direction in resistivity anisotropy and to compare it with the strike of the 1930 seismogenic fault.
    Description: Unpublished
    Description: Oslo, Norway
    Description: 3.2. Tettonica attiva
    Description: open
    Keywords: irpinia ; magnetotellurics ; 04. Solid Earth::04.02. Exploration geophysics::04.02.04. Magnetic and electrical methods ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.07. Tomography and anisotropy ; 04. Solid Earth::04.07. Tectonophysics::04.07.07. Tectonics
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Poster session
    Location Call Number Expected Availability
    BibTip Others were also interested in ...
Close ⊗
This website uses cookies and the analysis tool Matomo. More information can be found here...