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  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: The NW–SE trending Val d’Agri extensional basin is one of the regions in Italy with the highest seismogenic potential. Field data do not univocally define which of the fault systems bordering the basin on the two opposite sides is accommodating the active deformation. In this study, we detect and locate, by using an automatic picking procedure, almost 2000 low-magnitude earthquakes (−0.2 〈 ML 〈 2.7) recorded by a dense network during a 13- months-long seismic experiment. Events are mostly located along the southwestern flank of the basin. To the south, intense swarm-type microseismicity defines a major cluster 5 km wide from 1 to 5 km depth. To the west, a clear alignment of events, characterized by normal faulting kinematics, defines a NE-dipping normal fault between 1 and 6 km depth. The upward continuation of this structure, 5 km long, matches a mapped active normal fault recognized by field and palaeoseismological surveys. A temporal correlation found between the intense swarm-type microseismicity and the water level changes in the nearby artificial Pertusillo lake suggests that this seismicity is reservoir-induced.
    Description: Published
    Description: 488-502
    Description: 3.2. Tettonica attiva
    Description: JCR Journal
    Description: reserved
    Keywords: Earthquake interaction ; forecasting ; Seismicity and tectonics ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il 23 dicembre 2008 un terremoto di magnitudo (ML) 5.2 ha interessato l’area pede-appenninica fra le provincie di Reggio Emilia e Parma. L’evento sismico, avvertito da gran parte della popolazione dell’Italia centro-settentrionale, è stato localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ad una profondità ipocentrale di circa 23 km tra i comuni di Vetto, Canossa e Neviano degli Arduini (Lat. 44.544N e Lon. 10.345E). La scossa principale è stata preceduta di 6 minuti da un evento di ML 3.4 e seguita nelle ore e nei giorni successivi da numerose repliche alcune delle quali hanno superato la soglia di magnitudo 31. A parte il comprensibile effetto sulla popolazione, che dopo l'evento sismico si è in molti casi riversata nelle strade, sono stati registrati danni moderati distribuiti in una zona piuttosto ampia delle provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena. Il rilievo diretto degli effetti macrosismici effettuato dal gruppo QUEST2 nei giorni immediatamente successivi all'evento "ha evidenziato situazioni di danneggiamento sporadico, distribuito su un’area abbastanza ampia. Si tratta in genere di caduta di comignoli, slittamento di tegole, crepe sui muri, talvolta passanti, e fessurazioni negli intonaci. Raramente crollo di vecchie murature. Prevalentemente il danneggiamento è limitato all’edilizia monumentale (chiese, castelli, palazzi comunali, ecc.) e a situazioni di generale degrado preesistente, sia sull’edilizia monumentale stessa (in particolare numerose chiese di campagna, utilizzate di rado) che su quella ad uso abitativo” [Ercolani et al., 2009]. A poche ore dal mainshock personale afferente alla Rete Sismica Mobile (RSM) del Centro Nazionale Terremoti (CNT), in sinergia con i colleghi della Sezione Milano–Pavia, ha installato alcune stazioni sismiche ad integrazione della Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV già presente nell’area con l’obiettivo di acquisire dati di maggiore qualità e dettaglio in modo tale da poter studiare le sorgenti sismiche, l’evoluzione spazio-temporale della sequenza e caratterizzare attraverso la micro sismicità, le strutture di faglia attivate. L’acquisizione del segnale sismico è continuata per circa 2 mesi fornendo dati in continuo per circa 15Gb. Tale dataset è oggi disponibile integrato nel sistema di archiviazione e gestione dei dati prodotti dalla RSN dell’INGV [Moretti et al., 2010c] e distribuito nel formato standard internazionale SEED (Standard for the Exchange of Earthquake Data) attraverso il portale EIDA3. In questo lavoro, dopo una breve descrizione sismologica dell’area, vengono presentati i dettagli tecnici dell’intervento e le specifiche relative all’archiviazione e distribuzione dei dati.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: Seismic Monitoring ; Emergency ; Waveform archive ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2018-03-23
    Description: Alle 18.55 UTC del 16 gennaio 2016 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale1 (RSN, http://doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QFY) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un terremoto di magnitudo locale (M ) 4.1 (magnitudo momento M 4.3) ben risentito in gran parte delle province di Campobasso e di Isernia e in alcune zone delle province limitrofe di Caserta, Benevento e Foggia. L’evento, localizzato a circa 6 km di distanza dal capoluogo molisano e ad una profondità prossima ai 10 km, è stato preceduto durante la giornata da una decina di eventi, il più significativo dei quali è stato di ML 2.9. La sequenza sismica sviluppatasi nei giorni successivi si colloca in un’area caratterizzata da una pericolosità sismica molto elevata e a circa 20 km a nord-est dalla sequenza sismica iniziata il 29 dicembre 2013 con un evento di ML 4.9 (MW 5.0 [De Gori et al., 2014]). Considerate le criticità che il sistema di sorveglianza sismica attivo H24/7 presso la sede INGV di Roma ha iniziato a patire nei giorni successivi a causa di cattive condizioni meteo, è stata predisposta in collaborazione con l’Agenzia della Protezione Civile della Regione Molise l’installazione di una stazione sismica temporanea a sei canali. L’installazione si è svolta nell’ambito del Coordinamento delle reti sismiche mobili INGV (Sismiko [Margheriti et al., 2014; Moretti et al., 2016]) ed è stata sufficiente per garantire la continuità del servizio di sorveglianza sismica, come richiesto nella Convenzione vigente2 tra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC). La sequenza è stata analizzata con diverse tecniche di localizzazione, i cui risultati sono stati messi a confronto nel corrente lavoro.
    Description: Published
    Description: 1-32
    Description: 4IT. Banche dati
    Description: JCR Journal
    Description: open
    Keywords: Emergency structure ; Seismic monitoring ; Seismological data ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.01. Earthquake faults: properties and evolution ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Earthquake catalogues are the basic tools that furnish parametric data for seismic hazard evaluation, studies on evolution of seismic sequences and earthquake occurrence. The INGV seismic network covers a large part of the italian region and it is complemented by several regional permanent network handled by other institutions. CSI results from the combination of INGV seismic bulletin with bulletins produced by other institutions. To update CSI from previous release to version 2.0 we collected seismic bulletins sent to INGV from, at present, 12 institutions managing permanent seismic networks during 2003-2007. Procedures to convert different file formats to PHS format as input files of Hypoellipse program have been setup that also perform preliminary checks on possible errors. To correctly merge different seismic bulletins it is mandatory to have a strict control on phase associations. To do this, additional procedures to identify earthquakes external to the interest area and wrong associations of different earthquakes based on geographic control network associations and stations' residuals after event location have been produced. About 35,000 eartquakes, a mean value of ~6600 earthquakes per year, with more than 600.000 P-phase arrivals and more then 250,000 S-phase arrivals have been collected and located with Hypoellipse. To enhance final locations quality we applied a multiple location approach and then selected the best among several calculated hypocentres for each event. Location criteria are based on the use of two different weighting schemes for stations' distance combined with several reference regional 1D velocity models. Native Ml Magnitudes from 2003 to 2007 are retrieved and then associated to the corresponding event from INGV bulletin. When native Ml is not available, Ml based on regression law by Castello et al. 2007, is attributed. The update of CSI catalog, also due to the strong improvement of the INGV seismic network between 2005 and present, offers a more complete image of the Italian seismicity and a new important reference for further studies on the evolution of this region and earthquake occurrence.
    Description: Unpublished
    Description: Università RomaTRE
    Description: 2T. Tettonica attiva
    Description: open
    Keywords: earthquake catalog ; seismic networks ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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