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  • 1
    Publication Date: 2020-11-16
    Description: On April 6th 2009 a Mw=6.3, Imax=9-10 earthquake struck the Abruzzi region of Central Italy (http://portale.ingv.it/highlights/view?set_language=en). We find similarities in some peculiar characteristics of the 2009 sequence and of some historical events occurred in the area, in particular in 1461 and 1762. We observe strong analogies in the distribution of the intensities and in the areas of the strongest effects produced by these shocks, as well as in the temporal evolution.
    Description: Published
    Description: 1008–1013
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Description: JCR Journal
    Description: reserved
    Keywords: L'aquila earthquake ; predecessors ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2015-05-28
    Description: In May-June 2012 the Po Valley (Northern Italy) was struck by an earthquake sequence whose strongest event occurred on 20 May (Mw 5.9). The intensity values (Imax 7-8 EMS98) assessed through macroseismic field surveys seemed inappropriate to describe the whole range of effects observed, especially those to monumental heritage, that suffered very heavy damage and destruction. The observed intensities in fact were significantly lower than those we could have expected after a Mw 5.9 event for Italy. As magnitude-intensity regressions are mainly based on historical earthquakes data, we handle this issue going back in time and debating the following hypotheses: a) the 2012 Emilia earthquake sequence shows lower intensity values than expected because the affected urban context is more heterogeneous and much less vulnerable than in the past; b) some historical earthquakes, especially those that occurred centuries ago and are provided with little information, could show a tendency to be overestimated in intensity, and consequently in magnitude. In order to give consistency to such hypotheses we have introduced, as a test, a dual historical reading of the 2012 Emilia earthquake sequence as if it had occurred in the past: the first reading refers to a period prior to the introduction of concrete in buildings assessing the intensity on traditional masonry buildings only. A further historical reading, assessed by using information on monumental buildings only, was performed and it can be roughly referred to the XVI-XVII centuries. In both cases intensity values tend to grow significantly. The results could have a relevant impact when considered for seismic hazard assessments if confirmed on a large scale.
    Description: Published
    Description: 371-387
    Description: 3T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio
    Description: JCR Journal
    Description: open
    Keywords: mcs scale ; EMS98 ; Emilia 2012 ; historical seismology ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Questo lavoro presenta lo studio di revisione del terremoto che colpì la Media Valle dell’Aterno il 24 giugno 1958 con magnitudo pari a 5.0. Scopo della ricerca è quello di completare il quadro delle conoscenze su questo evento poco noto, ed inquadrarlo nel contesto della sismicità di area e in un possibile schema sismotettonico della Valle dell’Aterno. La revisione dei dati macrosismici ha contribuito a incrementare largamente il numero di località del piano quotato conosciuto dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, portandolo da 14 a 223, ed a proporre nuovi parametri di sorgente del terremoto. L’intensità massima è lievemente diminuita rispetto a quanto noto finora, mentre risulta aumentato il numero delle località oltre la soglia del danno.
    Description: Published
    Description: 101-112
    Description: 3.10. Sismologia storica e archeosismologia
    Description: N/A or not JCR
    Description: reserved
    Keywords: macrosismica, Media Valle dell’Aterno, sismotettonica, sismicità storica ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Nel 2007 gli autori hanno avviato un nuovo studio del forte terremoto avvenuto il 3 ottobre 1943 nell’Ascolano. Alcuni risultati preliminari dello studio furono presentati all’ultimo convegno del GNGTS, sotto il titolo Terremoti dimenticati o poco noti delle Marche meridionali: primi risultati di uno studio della finestra cronologica 1941-1943 (Tertulliani et al., 2007). Il terremoto del 3 ottobre 1943 è un evento recente ma la ricostruzione del suo impatto territoriale è più lacunosa e il suo inquadramento nel contesto sismogenetico dell’Appennino centrale meno certo di quanto ci si aspetterebbe per un terremoto di neanche settant’anni fa. Questa situazione è una diretta conseguenza della collocazione cronologica del terremoto stesso, avvenuto meno di un mese dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, al principio di quella che sarebbe stata la fase più atroce della Seconda Guerra Mondiale in territorio italiano. Ne deriva una serie di circostanze che hanno contribuito a indebolire, distorcere e – almeno in parte - occultare la percezione dell’estensione dell’area interessata dal terremoto e la corretta valutazione dei suoi effetti macrosismici. Ciò ha particolarmente compromesso la produzione di testimonianze documentarie degli effetti del terremoto sugli edifici, cioè delle fonti storiche fondamentali per analisi di comparazione con eventi moderni e per studi di pericolosità sismica. In estrema sintesi, il terremoto del 3 ottobre 1943 andò a sollecitare un patrimonio edilizio la cui vulnerabilità era - in molti casi - accentuata da scarsa manutenzione ed eventi bellici precedenti. Nell’immediatezza del post terremoto gli interventi statali furono – comprensibilmente - limitati a misure palliative delle più urgenti esigenze di sussistenza. Il rilievo dei danni (tranne alcuni precoci interventi dovuti all’iniziativa di singoli funzionari, fu condotto in maniera disomogenea e in larga misura solo dopo il passaggio del fronte (1944) se non addirittura a guerra finita, prendendo cioè in considerazione un quadro di effetti gravemente alterato dai successivi eventi bellici, dalle intemperie e dalla mancanza di interventi conservativi. Le difficoltà di comunicazione e la pressoché totale interruzione della stampa di giornali ridussero drasticamente la produzione di testimonianze sul risentimento dell’evento principale e sulla sequenza sismica (cartoline macrosismiche, corrispondenze giornalistiche locali). Un ulteriore fattore di disturbo alla “leggibilità” del danneggiamento deriva dal contesto sismico locale del decennio 1940-1950, caratterizzato da diversi eventi (anche di un certo rilievo ma non tutti registrati nei cataloghi parametrici), che contribuirono a offuscare il quadro complessivo degli effetti e la memoria storica dei testimoni locali (cfr. Tertulliani et al., 2006; 2008). I precedenti studi del terremoto del 3 ottobre 1943 (Raccichini, 1984; Raccichini et al., 1985; Boschi et al. 1997; Boschi et al. 2000; Guidoboni et al, 2007) facevano riferimento a una base documentale meno ampia di quella resa disponibile – negli ultimi anni – a seguito del versamento agli Archivi di Stato di cospicui fondi archivistici provenienti dalle sedi provinciali del Genio Civile, da Prefetture e da altre figure istituzionali (Regione Marche). A queste “nuove” fonti abbiamo fatto riferimento per approfondire la conoscenza del terremoto del 3 ottobre 1943, attraverso spogli sistematici e ancora in corso. In questa sede presentiamo uno stato di avanzamento dei lavori, con particolare riferimento al miglioramento quantitativo delle conoscenze (dati macrosismici di base) e ad alcune ipotesi preliminari per una ridefinizione dello scenario di danneggiamento. Per quanto ancora ben lungi dal poter proporre conclusioni definitive, i risultati ottenuti ci permettono di confidare nella possibilità di chiarire il ruolo di un evento sinora poco caratterizzato dal punto di vista sismogenetico (soprattutto in chiave di interpretazione sismotettonica, con inevitabili ricadute sugli studi di pericolosità sismica del territorio) e dal punto di vista storico-sociale, con la ricostruzione di un contesto di riferimento tanto vicino quanto poco noto e il recupero di importanti porzioni della memoria storica locale. Bibliografia Boschi E., Guidoboni E., Ferrari G., Valensise G. e Gasperini P., edd.; 1997: Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980, voll. 2. ING-SGA, Bologna, 644 pp. http://storing.ingv.it/cft/ Boschi E., Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Valensise G. and Gasperini P. edd.; 2000: Catalogue of Strong Italian Earthquakes from 461 B.C. to 1980. Ann. Geofis., 43, 609-868. http://storing.ingv.it/cft/ CPTI Working Group; 2004: Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (versione 2004, CPTI04), Internet website INGV Sezione di Milano. http://emidius.mi.ingv.it/CPTI/ Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G. and Valensise G.; 2007. Catalogo dei forti terremoti 461 a.C.-1997. http://storing.ingv.it/cfti4med/ Raccichini S.; 1984: Considerazioni sul terremoto del 3 ottobre 1943 nel Piceno. Proposte e ricerche, 13, 96-100. Raccichini S., Stucchi M. and Calza W.; 1985: The Castignano Earthquake of October 3, 1943. In: Postpischl D., ed.; Atlas of isoseismal maps of Italian earthquakes. CNR-PFG, Quaderni de «La ricerca scientifica», 114, 2A, 144-145. Tertulliani A., Galadini F., Mastino F., Rossi A. e Vecchi M. ;2006: Studio macrosismico del terremoto del Gran Sasso del 5 settembre 1950, Il Quaternario, 19(2), 195 – 214. Tertulliani A., Rossi A., Castelli V., Vecchi M., Gottardi F.; 2007:Terremoti dimenticati o poco noti delle Marche meridionali: primi risultati di uno studio della finestra cronologica 1941-1943, 260 GNGTS, Roma. Tertulliani A., Rossi A., Castelli V., Vecchi M., Gottardi F.; 2008: Terremoti “dispersi” al confine tra Marche, Umbria e Lazio nel 1941-1943, Quaderni di Geofisica, 58.
    Description: Unpublished
    Description: Trieste
    Description: 3.10. Sismologia storica e archeosismologia
    Description: open
    Keywords: marche ; 1943 ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Extended abstract
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Durante la seconda guerra mondiale un tratto della catena appenninica al confine tra Marche, Umbria e Lazio fu interessato da alcuni terremoti moderatamente dannosi, di cui non si trova quasi traccia nei cataloghi parametrici correnti. Il terremoto del 19 dicembre 1941, ben attestato da fonti storiche, non è stato mai registrato da alcun catalogo sismico. Quelli del 16 e 29 gennaio 1943 figuravano nei cataloghi parametrici di prima generazione [Carrozzo et al., 1973; Postpischl, 1985] ma sono scomparsi da quelli più recenti, compilati col metodo del declustering [Camassi e Stucchi, 1998; Gruppo di Lavoro CPTI, 1999-2004]. Il terremoto del 25 marzo 1943 figura nei cataloghi più recenti ma con parametri derivati da una base di dati macrosismici molto ristretta. Durante una ricerca (in corso) sul terremoto di Offida-Castignano del 3 ottobre 1943 sono stati raccolti dati storici che hanno permesso di ricostruire il campo macrosismico di questi terremoti “dispersi”, assegnare le intensità mediante la scala EMS98 e produrre le rispettive stringhe parametriche di sintesi. Questa esperienza ci ricorda che quella dell’incompletezza dei cataloghi sismici è una questione che non riguarda solo i secoli più remoti ma, a volte, anche periodi molto recenti.
    Description: Published
    Description: 1-23
    Description: 3.10. Sismologia storica e archeosismologia
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: terremoti sconosciuti, cataloghi, seconda guerra mondiale ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 6
    Publication Date: 2017-04-03
    Description: La storia sismica di Roma dell’ultimo millennio è caratterizzata dalla presenza dei grandi terremoti dell’Appennino centrale del 1349 e del 1703, ai quali sono collegati i massimi risentimenti sismici storici osservati nella città. Entrambi produssero effetti riferibili ad intensità di VII o al massimo di VII-VIII grado della scala macrosismica Mercalli-Cancani-Sieberg; si tratta di valori non molto elevati, ma certamente non trascurabili per Roma se si considera la grande estensione dell’area urbana, la presenza di un patrimonio monumentale di valore inestimabile e di un patrimonio edilizio abitativo in parte molto vulnerabile, tanto che occasionalmente si verificano singoli crolli senza particolari cause scatenanti. Con lo scopo di ricostruire nel modo più dettagliato possibile la distribuzione dei danni verificatisi all’interno dell’area urbana di Roma in occasione dei terremoti del 1703, sono state condotte presso i principali archivi e biblioteche di Roma ricerche bibliografiche e documentarie, finalizzate a recuperare le informazioni necessarie. La disponibilità di tale distribuzione, in pratica costituita dalla distribuzione nell’area urbana di singoli edifici danneggiati caratterizzati dalla gravità del danno subito, risulta di grande aiuto negli studi di microzonazione sismica e quindi nelle stime di rischio sismico. L’effettuazione di uno studio sul danneggiamento subito dalla città nel 1703 appare opportuna per la notevole consistenza del danneggiamento stesso (il massimo per Roma) e per la relativa vicinanza temporale dell’evento, che dovrebbe garantire una buona disponibilità di informazioni. Da notare, tuttavia, che precedenti studi mettono in evidenza una presenza piuttosto limitata di informazioni particolareggiate, per cui il presente studio costituisce anche un tentativo di migliorare il quadro informativo disponibile.
    Description: Published
    Description: L'Aquila 29 ottobre 2004
    Description: restricted
    Keywords: Sismologia storica ; Terremoti del 1703 ; Roma ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 7
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: On 24 November 2004 an earthquake (Mw 5.0) struck the west side of Lake Garda (northern Italy), producing moderate but widespread damage. It provided the opportunity of reviewing the seismicity of all the area over the past two centuries, whose former most significant event is the 30 October 1901 earthquake (Mw 5.5), while other minor but damaging events are the 5 January 1892 (Mw=5.0) and 16 November 1898 (Mw=4.6) earthquakes. On the reviewing we found common similarities in ground shaking distribution as recurrent damaged spots, amplification zones due to local site condition or energy radiation We believe that these findings are suitable to provide information for provisional purposes in low hazard level area hampered by the lack of knowledge about the seismic sources. New data are provided both in MCS scale and EMS. The sensitivity of a source parameters estimation technique was evaluated for the major event.
    Description: Published
    Description: 77-110
    Description: 4.1. Metodologie sismologiche per l'ingegneria sismica
    Description: JCR Journal
    Description: open
    Keywords: MCS intensity ; EMS intensity ; northen Italy ; damage scenario ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 8
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: On November 24, 2004 a strong earthquake (Ml 5.2), followed by a small seismic sequence, hit the western side of Lake Garda area, producing moderate but widespread damage in the main locality of the area (Salò) and more serious damage in some small villages of the Val Sabbia (Clibbio, Pompegnino). The macroseismic study of the 2004 earthquake has been the opportunity to reappraise the seismicity of the area. The most significant historical earthquake of the area is certainly that occurred on October 30, 1901, well known by the local historical memory. We carried out a revision of the 1901 earthquake, which has significantly improved the informative background; at the same time we reviewed and reassessed the available information on minor earthquakes affecting the area over the past two centuries. The deep review of the 1901 earthquake together with the new data-set allow a better definition of the characteristics of local seismicity and its seismic hazard.
    Description: Published
    Description: 1-32
    Description: 5.1. TTC - Banche dati e metodi macrosismici
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: intensità MCS ; danno ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 9
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Nuove conoscenze sul terremoto “Aquilano” del 6 ottobre 1762
    Description: Unpublished
    Description: Trieste
    Description: 3.10. Storia ed archeologia applicate alle Scienze della Terra
    Description: open
    Keywords: 1762 ; terremoto ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 10
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Section 1. Reappraisal of the January 8, 1693 Pollino earthquake Section 2. Archaeoseismic field survey Section 3. Investigation of damaged speleothems
    Description: Unpublished
    Description: Rome
    Description: 3.10. Storia ed archeologia applicate alle Scienze della Terra
    Description: open
    Keywords: Pollino ; Archeology ; Historical seismology ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Poster session
    Location Call Number Expected Availability
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