ISSN:
1573-0832
Source:
Springer Online Journal Archives 1860-2000
Topics:
Biology
,
Medicine
Description / Table of Contents:
Summary Twelve strains ofGeotrichum from human stool were studied from morpho-biological standpoint. The strains have been very homogeneous, especially on corn meal. The colony developed from short and stout arthrospores, here called chlamydosporoid arthrospores, having dense, opac plasma and double wall, particularly conspicuos germination. The mycelium is composed of light and dull segments; the side branches derive from both, chiefly from the duller segments. The lateral branches may produce usual, hyaline arthrospores by fission. The germination of the common arthrospore has never been observed, and its function in nature is unknown. The fission appears to be the end process of the hyphal differentiation. All the lateral branches are potentially capable of fission, apparently without previous morphological electivity of position. The start of hyaline arthrospore formation is the appearance of pseudo-septa, made by transversal strand of denser plasma. The septum is better defined by a double, refractive line, apparently caused by precipitation of a refractive substance of probable callosic nature. The lysis of the interstitial plasma and of the segments of primitive hyphal wall, isolates the arthrospore. The final morphology of the mature, hyaline arthrospore is variable according to certain physico-chemical environmental factors, above all to the osmotic processes, with some modification of the shape. The irregular distribution of plasma content may be found even in not fissiparous hyphae, while the partial migration of plasma at the growing end of hyphae is a common phenomenon. From taxonomic standpoint, the strains ofGeotrichum are pertaining to the VII A group according toTubaki, namely, to the Geotrichaceae family according toCiferri. All strains are referred toGeotrichum candidum Link exPerson.
Notes:
Riassunto Dodici ceppi del genereGeotrichum isolati da feci umane sono stati studiati nelle loro caratteristiche morfo-biologiche. L'insieme dei ceppi, pur nella loro variabilità individuale presentano una notevole omogeneità sia morfologica che culturale e biochimica. Tale omogeneità morfologica si nota sopratutto in culture su agar mais. L'autore descrive alcune caratteristiche morfologiche non chiaramente descritte precedentemente da vari autori. Lo sviluppo della futura colonia ha origine da peculiari artrospore, corte e tozze cellule, non ialine, che l'A. denomina artrospore clamidosporioidi per le loro caratteristiche di densità e opacità del protoplasma, spessore e duplicità della parete esterna, visibile soprattutto alla loro germinazione. Dalla germinazione di queste artrospore clamidosporioidi ha origine il micelio che potrà frammentarsi o meno in artrospore. Il micelio è composta da tratti miceliari ialini e da tratti miceliari opachi piú corti dei primi. Da entrambi i tratti miceliari, ma specie dai tratti miceliari opachi, hanno origine i rami laterali dai quali derivano catenelle a spore piú o meno seriate. L'A. si sofferma a considerare l'interessante problema della funzione delle artrospore usuali non clamidosporioidi le quali non paiono essere sede di moltiplicazione, ma rappresentano lo stadio finale dell' evoluzione maturativa dei rami miceliari. Una volta sviluppatosi, il ramo micelico può essere sede di fissione o rimanere non scisso. In ogni caso tutti i rami miceliari sono potenzialmente sede di fissione, senza che possa individuarsi almeno morfologicamente in settori specializzati per la fissione o la continuità. Il meccanismo di formazione delle artrospore iline è parso all'A. essere il seguente. Nell'ifa in fase che possiamo chiamare di preartrosporulazione, si delineano setti dati da zone trasversali irregolari di minor addensamento del plasma. Successivamente la zona chiara di separazione del plasma si delinea più nitidamente all'estremità per precipitazione di una sostanza rifrangente di probabile natura callosica, con interruzione della continuità protoplasmatica. In tal modo il protoplasma interstiziale e il residuo della tunica miceliare continua primitiva, va rapidamente in lisi individualizzandosi così le artrospore in una catenella diritta o che segue le sinuosità del ramo miceliare che diede loro origine. L'ulteriore morfologia di queste artrospore varia probabilmente con fattori di ordine fisico-chimico riguardanti i processi osmotici che possono aver luogo tra il mezzo esterno ed il mezzo protoplasmatico e che si riflettono principalmente in modificazioni delle parete laterali delle artrospore, più sottile delle pareti basali, più spesse. Per tali fenomeni di osmosi le artrospore possono assumere l'aspetto a doppia mazza di tamburo, se isolate, a canna di bambù se seriate. Ció che si è detto riguarda le artrospore comuni che non abbiamo mai visto germinare e non quelle che abbiamo indicato come artrospore clamidosporioidi. Il fenomeno di irregolare distribuzione del contenuto plasmatico ha luogo anche nelle ife miceliche che non si divideranno per scissione. In questa il protoplasma e pure i nuclei migrano in parte, attraverso le cribrature dei setti, negli apici di crescita. Per tale fenomeno tratti miceliari possono svuotarsi di citoplasma ed apparire al microscopio come otticamente vuoti, in contrasto con l'opacità dei tratti miceliari densi di plasma e otticamente scuri. Per quanto riguarda la classificazione sistematica dei ceppi studiati, l'A. discute il problema delle affinità diGeotrichum riferendo i Geotrichi da lui studiati al gruppo VII A (secondoTubaki), cioè alla famiglia GeotrichaceaeCif. in senso stretto. Per quanto si riferisce alla specie l'A. riporta tutti i ceppi studiati alGeotrichum candidum Link exPersoon.
Type of Medium:
Electronic Resource
URL:
http://dx.doi.org/10.1007/BF02063079
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