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  • 1
    Publication Date: 2020-05-27
    Description: In current catalogs, the parameters of preinstrumental earthquakes represent the final synthesis of earthquake records of very different type, quality, and reliability. Parameters may be derived from actual and contemporary observations of earthquake effects interpreted as intensity distributions or may be supplied by later seismological studies and descriptive catalogs, consisting of the reinterpretation of already interpreted accounts. The content of earthquake catalogs results from piling data of different origin, interpreted according to diverse approaches. Consequently, the homogeneity and reliability of earthquake parameters strongly vary from one region or period to another, and it is not as straightforward as assumed by end users. The analysis of the wealth of data in the European Archive of Historical Earthquake Data (AHEAD) evidences many differences in their typology and update of the studies supporting European preinstrumental earthquake catalogs, for both moderate and large earthquakes, over a period of 1000 yr.
    Print ISSN: 0895-0695
    Electronic ISSN: 1938-2057
    Topics: Geosciences
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2018-10-24
    Print ISSN: 0895-0695
    Electronic ISSN: 1938-2057
    Topics: Geosciences
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2020-02-11
    Description: Version 2.0 of the Italian Macroseismic Database DBMI15 has been released in November 2019, and replaces the prevision version 1.5 (Locati et al. 2016) that was released in July 2016. This minor revision extend the time-coverage to the years between 2015 and 2017 and contains the correction of a few compilation errors; changes between v1.5 and v2.0 of DBMI15 are detailed in Section 6; changes occurred between DBMI11 (Locati et al., 2011) and DBMI15 are described in Section 5. DBMI v2.0 makes available a set of macroseismic intensity data related to Italian earthquakes and covers the time-window 1000-2017. Intensity data derive from studies by authors from various Institutions, both in Italy and bordering countries (France, Austria, Slovenia, and Croatia). Macroseismic Data Points (MDPs) are collected and organized in DBMI for several scopes. The main goal is to create a homogenous set of data for assessing earthquake parameters (epicentral location and magnitude) for compiling the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes (CPTI). The data provided by DBMI are also used for compiling the seismic history of thousands of Italian localities (15332 in DBMI15), in other words the list of effects observed in a place through time as a consequence of earthquakes, expressed as macroseismic intensity degrees. As they are closely linked, DBMI and CPTI have been published together, and using the same release version (e.g. DBMI04-CPTI04, DBMI11-CPTI11), but in two distinct websites. From this release, DBMI and CPTI (Rovida et al., 2019) are made available using a unified website generated using an updated version of the software MIDOP (Locati and Cassera 2010).
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Description: Published
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Description: 5T. Sismologia, geofisica e geologia per l'ingegneria sismica
    Keywords: macroseismic intensity ; seismicity ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 4
    Publication Date: 2020-02-11
    Description: La versione 2.0 del Database Macrosismico Italiano chiamata DBMI15 è stata rilasciata a novembre 2019 e aggiorna e sostituisce la precedente versione 1.5 (Locati et al. 2016). Le variazioni tra la versione 1.5 e la 2.0 sono dettagliate al paragrafo 6; le variazioni tra le versioni DBMI11 (Locati et al., 2011) e DBMI15 sono descritte al paragrafo 5. DBMI v2.0 fornisce un set di dati di intensità macrosismica relativo ai terremoti italiani aggiornato alla finestra temporale 1000-2017. I dati provengono da studi di autori ed enti diversi, sia italiani che di paesi confinanti (Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e Croazia). I dati di intensità macrosismica (MDP, Macroseismic Data Point) sono raccolti e organizzati da DBMI per diverse finalità. La principale è fornire una base di dati per la determinazione dei parametri epicentrali dei terremoti (localizzazione e stima della magnitudo) per la compilazione del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI). L’insieme di questi dati consente inoltre di elaborare le “storie sismiche” di migliaia di località italiane (15332 in DBMI15 v2.0), vale a dire l’elenco degli effetti di avvertimento o di danno, espressi in termini di gradi di intensità macrosismica, osservati nel corso del tempo a causa di terremoti. Dato il loro stretto legame, DBMI e CPTI sono stati pubblicati insieme e usano una stessa numerazione (DBMI04-CPTI04, DBMI11-CPTI11), ma in due diversi siti web. A partire da questa versione si è deciso di rendere disponibile le due banche dati DBMI15 e CPTI15 (Rovida et al., 2019) da un unico sito web generato con una versione aggiornata del software MIDOP (Locati e Cassera 2010) al fine di rendere più semplice e funzionale la consultazione.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Description: Published
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Description: 5T. Sismologia, geofisica e geologia per l'ingegneria sismica
    Keywords: sismicità ; intensità macrosismica ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2018-03-16
    Description: Le informazioni che derivano dagli studi di sismologia storica, spesso sinteticamente espresse e omogenizzate in termini di intensità macrosismica, sono in realtà molto più articolate e sono presentate da diversi studi con modalità, quantità e formati molto differenti. Ad esempio si passa dal database CFTI (Catalogo dei Forti Terremoti Italiani; Guidoboni et al., 2007), che fornisce parametri, dati macrosismici, bibliografie e commenti testuali su alcuni forti terremoti, alle semplici tabelle delle intensità dei terremoti recenti (1980-2005) raccolte nel Bollettino Macrosismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), poi INGV, passando per raccolte di studi (ad es. Molin et al., 2008; Camassi et al., 2011), articoli scientifici su singoli terremoti e/o aree, volumi monografici su singoli terremoti, etc. Di conseguenza, ai fini della compilazione di un catalogo di terremoti il più possibile completo e affidabile, quale il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI e il relativo Database Macrosismico Italiano DBMI, per ogni terremoto considerato è necessario un set di dati di riferimento tra i molteplici che possono esistere per uno stesso evento. Questa selezione deve essere il frutto di un rigoroso e approfondito confronto dei diversi set di dati disponibili e del relativo background informativo, che parte prima di tutto dalla loro identificazione e comporta successivamente la loro analisi. Per rispondere soprattutto a queste esigenze, nel corso degli anni gli autori di CPTI e DBMI hanno individuato, raccolto, inventariato e archiviato diversi studi storico macrosismici, sia quelli utilizzati nelle successive versioni del catalogo e del database, sia quelli a loro alternativi. La Convenzione B2-2016 tra INGV e il Dipartimento di Protezione Civile ha fornito l’occasione e le risorse per la creazione e la pubblicazione di un portale web adatto alla consultazione organica da parte della comunità sismologica di tutto il materiale raccolto, organizzato in una nuova banca dati denominata ASMI (Archivio Storico Macrosismico Italiano), e oggi liberamente accessibile all’indirizzo http://emidius.mi.ingv.it/ASMI/. La struttura di ASMI e il suo portale web si rifanno a quelli del portale europeo AHEAD (Archive of Historical Earthquake Data; http://emidius.eu/AHEAD; Locati et al., 2014; Rovida e Locati, 2015), che considera i terremoti di area europea nel periodo 1000-1899 e costituisce oggi il nodo europeo dedicato ai terremoti storici nell’ambito di EPOS (Locati et al., 2013). ASMI è lo strumento che permette l’accesso ai diversi studi macrosismici e dati parametrici alternativi esistenti per ciascun terremoto e costituisce lo strumento di base per la raccolta, l’omogeneizzazione, il confronto e la validazione dei dati per la compilazione del Database Macrosismico Italiano (DBMI) e del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI), come mostrato in Fig. 1. La differenza sostanziale tra ASMI e CPTI/DBMI è che per ogni evento considerato ASMI contiene e rende disponibili uno o più studi, che forniscono una panoramica sulla molteplicità delle informazioni disponibili, mentre DBMI e CPTI contengono il frutto dell’analisi, della selezione e dell’elaborazione di tale molteplicità attraverso un unico record per terremoto. Un’altra fondamentale differenza è che CPTI e DBMI vengono aggiornati con scadenze pluriennali, mentre ASMI è aggiornato continuamente, ogniqualvolta viene pubblicato un nuovo studio. La versione attuale di ASMI consente l’accesso diretto e integrato alle informazioni relative a 5784 terremoti nella finestra temporale dal 461 a.C. al 2014 nell’area italiana, e comprende tutti i 4584 terremoti (tra il 1000 e il 2014) contenuti in CPTI15 (Rovida et al., 2016), 909 terremoti al di sotto delle soglie energetiche di CPTI15 (intensità 5 e/o magnitudo 4.0), oltre alle tracce di 88 terremoti avvenuti prima dell’anno 1000 e 202 record di terremoti considerati falsi. ASMI rende disponibili i dati e le informazioni contenute in 340 fra singoli studi macrosismici o raccolte di studi, bollettini e rilievi macrosismici diretti, database macrosismici, cataloghi parametrici e strumentali. ASMI contiene un totale di 5757 set di dati di intensità riferiti a 3996 terremoti, 3212 dei quali costituiscono DBMI15 (Locati et al., 2016), per un totale di circa 512’972 dati di intensità, 122’701 dei quali contenuti in DBMI15. ASMI può essere consultato per terremoto o per studio. L’accesso per terremoto permette di selezionare il singolo terremoto di interesse da un elenco, che può essere filtrato per anno o intervallo temporale, per numero di dati di intensità (se presenti) o per soglia di magnitudo, oppure da una mappa, sia interrogando direttamente il simbolo di un epicentro, sia definendo un’area circolare o poligonale di interesse. In questo modo si accede a tutte le informazioni derivate da tutti gli studi censiti e disponibili: i parametri definiti da CPTI15 (se contiene il terremoto selezionato) e da vari altri cataloghi alternativi e/o precedenti, gli studi archiviati che trattano il terremoto selezionato, compreso quello utilizzato in DBMI15, e i loro eventuali dati studi macrosismici. Il contenuto di ciascuno studio è inoltre presentato e reso disponibile a seconda delle caratteristiche dello studio stesso. L’accesso per studio avviene invece attraverso l’elenco bibliografico degli studi considerati. Selezionando uno studio è possibile vederne i dettagli e scaricare lo studio stesso o accedervi tramite link alla risorsa originaria e visualizzare, sia in mappa sia in elenco, i terremoti provenienti dallo studio considerati in ASMI. Al fine di rendere più facilmente fruibile il background informativo di ASMI relativo a ciascun terremoto agli utilizzatori di CPTI15 e DBMI15, è presente un link per passare da un sito all’altro, da CPTI15-DBMI15 ad ASMI e anche viceversa. Il portale di ASMI rende oggi disponibile il 70% degli studi considerati (Fig. 2), il 66% come studio originale in formato PDF, il 4% come risorsa web esterna, come ad esempio nel caso di CFTI4med (Guidoboni et al., 2007) e SisFrance (BRGM-EDF- IRSN/SisFrance, 2014). Il 25% degli studi non può essere reso accessibile direttamente, poiché consiste in articoli pubblicati su riviste scientifiche o in volumi o parti di essi protetti da copyright. Per questi 50 casi, come per tutti gli altri, sono forniti i riferimenti bibliografici completi compreso, se disponibile, il link alla risorsa web che rende disponibile lo studio. Per il 2% dei casi, nonostante sia stato reperito lo studio originale, questo è risultato mancante di alcune parti, generalmente riguardanti pochi terremoti; non è stato al momento possibile recuperare 5 rapporti inediti molto datati, che corrispondono a un altro 2% dei casi. Poiché le tipologie e i formati degli studi che forniscono dati sui terremoti del passato sono molto diversificate e difficilmente classificabili in modo univoco, le modalità con cui è stato possibile rendere disponibili gli studi attraverso il portale sono varie (Fig. 3). Il contenuto di 7 studi recenti (Albini et al., 2003; Molin et al., 2008; Caracciolo et al., 2009; Camassi et al., 2011b, 2012, 2015; Castelli et al., 2016) che complessivamente trattano 1075 terremoti presenti in DBMI15, pari al 33% del totale, e 1370 (20%) in ASMI, e che sono organizzati come schede descrittive sui singoli terremoti, è stato reso consultabile direttamente dall’interfaccia di ASMI, vale a dire senza la necessità di scaricare i file PDF (comunque disponibili). Questo passaggio delle informazioni da una struttura testuale tradizionale a una strutturazione delle informazioni in un database relazionale ha permesso l’individuazione, e quindi una maggiore fruibilità, di informazioni aggiuntive rispetto ai soli dati di intensità, come dettagliato nel seguito. Una grande quantità di terremoti (1992 in ASMI, di cui 677 in DBMI15) deriva da database e cataloghi disponibili sul web, mentre la quantità di terremoti derivati da articoli e volumi con copyright è piuttosto limitato (1084 in ASMI, solo 154 in DBMI15). Infine, gli studi incompleti riguardano 144 terremoti in DBMI15, 259 in ASMI e quelli mancanti del tutto solo 7 e 11, rispettivamente. Per numerosi casi uno studio vero e proprio non è disponibile, e le conoscenze sul terremoto consistono unicamente nel record derivato da un catalogo parametrico o da uno strumentale, come nel caso di 1372 terremoti (prevalentemente molto recenti) contenuti in CPTI15. ASMI contiene anche 26’892 record derivati da cataloghi parametrici e strumentali, per il 44% dei quali viene fornito un link al dato originale quando questo è disponibile sul web. Per 3289 casi i record parametrici in ASMI sono invece estratti da articoli scientifici, il cui testo è liberamente consultabile per il 18% dei terremoti, mentre per il 27% i testi sono protetti da copyright. Il 3% delle sorgenti di dati parametrici non è al momento disponibile. Il contenuto complessivo di ASMI in termini di dati e studi costituisce un notevole patrimonio informativo sulla sismicità italiana, che va ben al di là del semplice dato di intensità e costituisce la traccia dell’evoluzione della ricerca e dell’approfondimento della conoscenza su ciascun terremoto, spesso accompagnato da descrizioni puntuali degli effetti in ciascuna località interessata dall’evento e dalla raccolta e valutazione critica delle relative fonti storiche.
    Description: Dipartimento della Protezione Civile
    Description: Published
    Description: Trieste, Italia
    Description: 3T. Storia Sismica
    Description: 4T. Sismologia, geofisica e geologia per l'ingegneria sismica
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: historical seismology ; seismicity ; 04. Solid Earth ; 04.04. Geology ; 04.06. Seismology ; 05.02. Data dissemination
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Extended abstract
    Location Call Number Expected Availability
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  • 6
    Publication Date: 2019-01-30
    Description: The 1932 essay Erdbebengeographie (earthquake geography) of August Sieberg (1875–1945) has been widely used and quoted by earthquake catalog compilers all over the world. Sieberg’s intent to document a global earthquake distribution was accom- plished by means of regional lists of earthquakes, complemented by seismic activity maps, and deals with about 2300 earthquakes from 2200 B.C.E. to 1931. The background, distinctive ele- ments, sources, and style of presentation of earthquake data of Sieberg’s catalog are presented and commented on in this article in relation to their use in seismology in the last 80 yrs. Our critical analysis has allowed us to advance the most likely motives behind the long-lasting success of Sieberg’s Erdbebengeographie in the compilation of the pre-1930 sections of current regional and global catalogs. Sieberg’s earthquake lists turned out to be a paradigmatic example of an earthquake catalog that is a sum- mary of dates, places, and effects from nonprimary sources of information, not cross checked nor checked versus their original records. However, Sieberg’s summaries have often been mistaken for reliable and ready-to-use earthquake data. Finally, the answer to the question posed in the title of this article is not a simple “big no,” but reasons are given to suggest that Sieberg’s work should today be “handled with great care.”
    Description: Published
    Description: 335-346
    Description: 3T. Storia Sismica
    Description: JCR Journal
    Keywords: earthquake catalogues ; global earthquake distribution ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 7
    Publication Date: 2018-03-16
    Description: I dati utilizzati dai sismologi moderni sono recuperabili su Internet mediante l’accesso a piattaforme dedicate alla pubblicazione di dati. L’accesso alle banche dati non è mai diretto, ma vengono realizzate delle interfacce visuali basate su pagine Web più o meno evolute che guidano gli utenti alla ricerca di ciò che cercano. Solitamente queste interfacce offrono limitate funzionalità rispetto alle reali necessità di flessibilità dei ricercatori, costringendo spesso alla classica soluzione di scaricare grandi moli di dati per poi procedere all’estrazione di ciò che serve sul proprio PC in locale. Anche ASMI, l’Archivio Storico Macrosismico Italiano realizzato con il supporto della convenzione B2-2016 tra INGV e il Dipartimento della Protezione Civile, ha un portale Web di accesso ai dati (http://emidius.mi.ingv.it/ASMI) con un’interfaccia visuale che guida gli utenti alla navigazione dell’archivio tramite la ricerca di terremoti in tabella e su mappa, oppure tramite una ricerca per fonte del dato, detta “studio”. L’interfaccia visuale ha un certo grado di complessità nell’interazione con l’utente, offrendo la possibilità di disegnare a mano libera sulla mappa l’area di interesse per selezionare i terremoti, o di delimitarla tramite l’inserimento di coordinate geografiche, oppure ancora di applicare filtri ai dati quali l’anno del terremoto, la presenza o meno di dati di intensità macrosismica, e la magnitudo. In alternativa alle tradizionali pagine Web, negli ultimi anni si stanno diffondendo i “Web services”, ovvero servizi che avvicinano gli utenti alle banche dati, permettendo loro di inviare direttamente delle “query”, ovvero delle domande precise formulate componendo un elenco di parametri più o meno liberamente combinabili tra loro. Se da un lato la semplicità di utilizzo è inferiore, poiché queste domande vanno scritte in modo formalmente corretto per non ottenere un risultato nullo, dall’altro lato questi servizi offrono un grado di flessibilità non paragonabile alle classiche interfacce Web. Un altro fondamentale aspetto di questi servizi è che sono “Machine-actionable”, sono cioè utilizzabili a loro volta da altri servizi informatici per recuperare dati, e nei casi più evoluti, possono avere un flusso di dati bidirezionale, possono cioè sia inviare dati, sia riceverne. Anche per l’accesso ai dati di ASMI sono stati realizzati alcuni servizi, sia basati su standard consolidati, sia di carattere più sperimentale (http://emidius.mi.ingv.it/ASMI/services/). Il primo servizio realizzato è il WFS (Web Feature Service) secondo le specifiche OGC (Open Geospatial Consortium) per fornire accesso al CPTI15 (Rovida et al., 2016), la versione 2015 del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani. Lo standard WFS è ormai consolidato, supportato dai maggiori sistemi GIS (es.: QGIS), richiesto dal Dipartimento della Protezione Civile, ed è pensato per la trasmissione di dati vettoriali. Il sistema permette, oltre a selezioni spaziali, anche di chiedere la trasmissione dei dati, in origine nel sistema di coordinate WGS-84, secondo un sistema di riferimento geografico deciso dall’utente. E’ inoltre possibile decidere il formato di codifica con il quale il servizio debba restituire il risultato; il formato predefinito è basato su XML e si chiama GML (Geographic Markup Language) in versione 3.2 o 2.1, ma è possibile anche richiedere la codifica in KML, Shapefile, GeoJSON. Il servizio basato sullo standard “FDSN event web service” supportato dall’International Federation of Digital Seismograph Networks (http://www.fdsn.org/webservices/) è pensato per consultare un catalogo di eventi, fornendo un elenco di parametri combinabili per una ricerca temporale, geografica e/o energetica. E’ disponibile la codifica dell’output nel formato ASCII (CSV), compatto ma che fornisce un numero ridotto di informazioni (solo localizzazione e magnitudo), o il formato GeoJSON, che ha il vantaggio di essere direttamente utilizzabile nei software GIS, o, ancora, il più flessibile e completo formato XML codificato usando QuakeML (v1.2). Scegliendo il formato ASCII, un evento può essere associato solo ed esclusivamente a una localizzazione e una stima di magnitudo, che nel caso di ASMI coincide con i parametri dell’ultima versione di CPTI15. Viceversa, il formato QuakeML può associare all’evento più localizzazioni e più stime di magnitudo oltre a quella preferita. Grazie a questo servizio la molteplicità di informazioni che ASMI ha raccolto dai vari cataloghi e che ha associato a ciascun evento può essere codificata in QuakeML, purtroppo con la limitazione della perdita delle informazioni macrosismiche relative. Lo standard FDSN è nato infatti per consultare cataloghi di terremoti generati esclusivamente a partire da dati strumentali, e quindi non prevede la codifica delle più basilari informazioni macrosismiche associate, tra le principali, il numero di osservazioni macrosismiche disponibili, e la massima intensità macrosismica osservata. Gli autori sono coinvolti anche nel progetto H2020 EPOS IP (European Plate Observing System, Implementation Phase) nell’ambito dell’iniziativa AHEAD, l’European Archive of Historical Earthquake Data (Locati et al., 2013, 2014), il nodo europeo per i dati storico- macrosismici. Come per ASMI, anche AHEAD ha il problema di fornire un valido accesso ai propri dati macrosismici e per questo si sta contribuendo allo sviluppo di QuakeML v2.0 (Locati, 2014) che introduce il concetto di moduli tematici che si vanno ad aggiungere al modulo base della v1.2. Il modulo macrosismico è da considerarsi ancora in fase di sviluppo, nel senso che alcuni parametri potrebbero variare e le informazioni potrebbero essere codificate in modo leggermente diverso; ciò nonostante è l’unico standard disponibile per la codifica completa delle informazioni in AHEAD e ASMI. Il funzionamento del servizio ricalca precisamente le specifiche del servizio FDSN per gli eventi, con l’aggiunta di alcuni parametri specifici, tra cui la possibilità di includere nell’output le informazioni relative a tutti i set di MDP (Macroseismic Data Point) provenienti dagli studi archiviati, includendo i metadati delle pubblicazioni, il numero di osservazioni disponibili e l’intensità massima osservata, ovvero di includere o meno gli MDP e le località ad essi associate, al fine di mantenere compatto il file in uscita. Come per il servizio FDSN originale, anche questo servizio permette la codifica dell’output in diversi formati, e cioè ASCII, GeoJSON e XML, con la differenza che si usa QuakeML 2.0 al posto della versione 1.2, che era privo del supporto al modulo macrosismico. In aggiunta ai due servizi dedicati agli eventi, in ASMI sono in corso di sperimentazione due servizi aggiuntivi, uno dedicato ai metadati bibliografici, e l’altro dedicato alla consultazione delle località italiane per cui sono disponibili osservazioni macrosismiche. Il servizio dedicato agli studi considerati, e chiamato per questo “bibliografico”, offre parametri per la ricerca per autore, per titolo, per anno di pubblicazione, per identificativo DOI, e altri parametri tipicamente bibliografici. In aggiunta, è possibile fare una ricerca geografica, cioè possono essere indicati i parametri per delimitare un’area rettangolare o circolare e ottenere l’elenco delle pubblicazioni archiviate in ASMI, considerando gli epicentri dei terremoti o le osservazioni in essi riportati. Il servizio funziona con la medesima logica del servizio FDSN e permette una codifica dei dati in formato XML usando lo standard Dublin Core, in formato RDF sempre con lo standard Dublin Core e in formato BibTex, molto diffuso in ambito scientifico. L’ultimo servizio in corso di sperimentazione è quello che permette la consultazione del Gazetteer di ASMI, ovvero l’elenco delle località di riferimento a cui tutte le osservazioni macrosismiche sono ricondotte e omogenizzate prima di essere archiviate. E’ purtroppo raro che studi di differenti autori (o anche degli stessi autori) associno le stesse coordinate e lo stesso toponimo a una località, e l’adozione di un Gazetteer di riferimento permette di associare a ciascuna località censita un identificativo univoco, permettendo successivamente di poter recuperare quella località indipendentemente dalle coordinate geografiche o toponimo riportate nello studio originale. Questa associazione è alla base della consultazione delle storie sismiche di DBMI15 (Locati et al., 2016), cioè la ricostruzione di tutti i risentimenti dei terremoti in una data località. Come per gli altri servizi sono disponibili diversi formati di output: ASCII, GeoJSON, e XML.
    Description: Dipartimento della Protezione Civile
    Description: Published
    Description: Trieste, Italia
    Description: 3T. Storia Sismica
    Description: 4T. Sismologia, geofisica e geologia per l'ingegneria sismica
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: web services ; data dissemination ; historical seismology ; seismicity ; macroseismic intensity ; 04. Solid Earth ; 04.04. Geology ; 04.06. Seismology ; 05.02. Data dissemination
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Extended abstract
    Location Call Number Expected Availability
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  • 8
    Publication Date: 2022-02-22
    Description: INGV
    Description: Published
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 9
    Publication Date: 2022-02-22
    Description: INGV
    Description: Published
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 10
    Publication Date: 2022-02-22
    Description: INGV
    Description: Published
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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