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  • Artikel  (2)
  • 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring  (1)
  • 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis  (1)
  • Waveform archive  (1)
  • 1
    Publikationsdatum: 2017-04-04
    Beschreibung: The Colli Albani is a Quaternary quiescent volcano, located a few kilometers southeast of Rome (Italy). During the past decade, seismic swarms, ground deformation, and gas emissions occurred in the southwestern part of the volcano, where the last phreatomagmatic eruptions (27 ka) developed, building up several coalescent craters. In the frame of a Dipartimento Protezione Civile – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologica project aimed at the definition and mitigation of volcanic hazard, a temporary array of seismic stations has been deployed on the volcano and surrounding areas. We present results obtained using receiver functions analysis for eight stations, located upon and around the volcanic edifice, and revealing how the built of the volcanic edifice influenced the prevolcanic structures. The stations show some common features: the Moho is almost flat and located at 23 km, in agreement with the thinning of the Thyrrenian crust. Also the presence of a shallow limestone layer is a stable feature under every station, with a variable thickness between 4 and 5 km. However, some features change from station to station, indicating a local complexity of the crustal structure: a shallow discontinuity dividing the Plio-Pleistocene sediments by the Meso-Cenozoic limestones, and a localized anisotropic layer, in the central part of the old structure, which points of the deformation of the limestones. Other two strongly anisotropic layers are detected under the stations in lower crust and upper mantle, with symmetry axis directions related to the evolution of the volcano complex.
    Beschreibung: Published
    Beschreibung: B09313
    Beschreibung: 3.3. Geodinamica e struttura dell'interno della Terra
    Beschreibung: JCR Journal
    Beschreibung: reserved
    Schlagwort(e): Receiver Function ; Colli Albani ; crustal structure ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.09. Waves and wave analysis
    Repository-Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Materialart: article
    Standort Signatur Erwartet Verfügbarkeit
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  • 2
    Publikationsdatum: 2017-04-04
    Beschreibung: Il 23 dicembre 2008 un terremoto di magnitudo (ML) 5.2 ha interessato l’area pede-appenninica fra le provincie di Reggio Emilia e Parma. L’evento sismico, avvertito da gran parte della popolazione dell’Italia centro-settentrionale, è stato localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ad una profondità ipocentrale di circa 23 km tra i comuni di Vetto, Canossa e Neviano degli Arduini (Lat. 44.544N e Lon. 10.345E). La scossa principale è stata preceduta di 6 minuti da un evento di ML 3.4 e seguita nelle ore e nei giorni successivi da numerose repliche alcune delle quali hanno superato la soglia di magnitudo 31. A parte il comprensibile effetto sulla popolazione, che dopo l'evento sismico si è in molti casi riversata nelle strade, sono stati registrati danni moderati distribuiti in una zona piuttosto ampia delle provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena. Il rilievo diretto degli effetti macrosismici effettuato dal gruppo QUEST2 nei giorni immediatamente successivi all'evento "ha evidenziato situazioni di danneggiamento sporadico, distribuito su un’area abbastanza ampia. Si tratta in genere di caduta di comignoli, slittamento di tegole, crepe sui muri, talvolta passanti, e fessurazioni negli intonaci. Raramente crollo di vecchie murature. Prevalentemente il danneggiamento è limitato all’edilizia monumentale (chiese, castelli, palazzi comunali, ecc.) e a situazioni di generale degrado preesistente, sia sull’edilizia monumentale stessa (in particolare numerose chiese di campagna, utilizzate di rado) che su quella ad uso abitativo” [Ercolani et al., 2009]. A poche ore dal mainshock personale afferente alla Rete Sismica Mobile (RSM) del Centro Nazionale Terremoti (CNT), in sinergia con i colleghi della Sezione Milano–Pavia, ha installato alcune stazioni sismiche ad integrazione della Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV già presente nell’area con l’obiettivo di acquisire dati di maggiore qualità e dettaglio in modo tale da poter studiare le sorgenti sismiche, l’evoluzione spazio-temporale della sequenza e caratterizzare attraverso la micro sismicità, le strutture di faglia attivate. L’acquisizione del segnale sismico è continuata per circa 2 mesi fornendo dati in continuo per circa 15Gb. Tale dataset è oggi disponibile integrato nel sistema di archiviazione e gestione dei dati prodotti dalla RSN dell’INGV [Moretti et al., 2010c] e distribuito nel formato standard internazionale SEED (Standard for the Exchange of Earthquake Data) attraverso il portale EIDA3. In questo lavoro, dopo una breve descrizione sismologica dell’area, vengono presentati i dettagli tecnici dell’intervento e le specifiche relative all’archiviazione e distribuzione dei dati.
    Beschreibung: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Beschreibung: Published
    Beschreibung: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Beschreibung: open
    Schlagwort(e): Seismic Monitoring ; Emergency ; Waveform archive ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository-Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Materialart: report
    Standort Signatur Erwartet Verfügbarkeit
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