ALBERT

All Library Books, journals and Electronic Records Telegrafenberg

feed icon rss

Ihre E-Mail wurde erfolgreich gesendet. Bitte prüfen Sie Ihren Maileingang.

Leider ist ein Fehler beim E-Mail-Versand aufgetreten. Bitte versuchen Sie es erneut.

Vorgang fortführen?

Exportieren
  • 1
    Publikationsdatum: 2017-04-04
    Beschreibung: Receiver functions (RFs) analyzed at two permanent broadband seismic stations operating in the epicentral area of theMw 6.3, 2009 L’Aquila earthquake (central Italy) yield insight on crustal structure along the fault rupture. The harmonic decomposition of RFs highlights a subsurface structure in which both isotropic and anisotropic features are present. We model the waveforms using recently developed Monte Carlo methods. The retrieved models display a common depth structure, between 10 and 40 km depth, consistent with the under‐thrusting of the Adria lithosphere underneath the Apennines belt. Along the fault, in the uppermost crust, the S wave velocity structure is laterally heterogeneous. Right above the hypocenter, we find a 4–6 km thick, very high S wave velocity body (Vs as high as 4.2 km/s) that is absent in the SE portion of the fault, where the earthquake propagated. The high‐Vs body is coincident with the area of fewer aftershocks and is anticorrelated with the maximum slip patches of the earthquake, as modeled by differential interferometric synthetic aperture radar (DInSAR) and strong motion data. We interpret this high‐Vs body as a high‐strength barrier responsible for the high peak ground motion in the near field, observed in the L’Aquila city and surroundings, and for the complexity in the rupture evolution. The retrieved seismic S wave velocity of this body far exceeds common Vs values in the upper crust and it is more compatible with values observed in mafic basement rocks.
    Beschreibung: Published
    Beschreibung: B12326
    Beschreibung: 3.3. Geodinamica e struttura dell'interno della Terra
    Beschreibung: JCR Journal
    Beschreibung: reserved
    Schlagwort(e): L'Aquila earthquake ; receiver function ; S-velocity model ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository-Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Materialart: article
    Standort Signatur Erwartet Verfügbarkeit
    BibTip Andere fanden auch interessant ...
  • 2
    Publikationsdatum: 2017-04-04
    Beschreibung: Il 23 dicembre 2008 un terremoto di magnitudo (ML) 5.2 ha interessato l’area pede-appenninica fra le provincie di Reggio Emilia e Parma. L’evento sismico, avvertito da gran parte della popolazione dell’Italia centro-settentrionale, è stato localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ad una profondità ipocentrale di circa 23 km tra i comuni di Vetto, Canossa e Neviano degli Arduini (Lat. 44.544N e Lon. 10.345E). La scossa principale è stata preceduta di 6 minuti da un evento di ML 3.4 e seguita nelle ore e nei giorni successivi da numerose repliche alcune delle quali hanno superato la soglia di magnitudo 31. A parte il comprensibile effetto sulla popolazione, che dopo l'evento sismico si è in molti casi riversata nelle strade, sono stati registrati danni moderati distribuiti in una zona piuttosto ampia delle provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena. Il rilievo diretto degli effetti macrosismici effettuato dal gruppo QUEST2 nei giorni immediatamente successivi all'evento "ha evidenziato situazioni di danneggiamento sporadico, distribuito su un’area abbastanza ampia. Si tratta in genere di caduta di comignoli, slittamento di tegole, crepe sui muri, talvolta passanti, e fessurazioni negli intonaci. Raramente crollo di vecchie murature. Prevalentemente il danneggiamento è limitato all’edilizia monumentale (chiese, castelli, palazzi comunali, ecc.) e a situazioni di generale degrado preesistente, sia sull’edilizia monumentale stessa (in particolare numerose chiese di campagna, utilizzate di rado) che su quella ad uso abitativo” [Ercolani et al., 2009]. A poche ore dal mainshock personale afferente alla Rete Sismica Mobile (RSM) del Centro Nazionale Terremoti (CNT), in sinergia con i colleghi della Sezione Milano–Pavia, ha installato alcune stazioni sismiche ad integrazione della Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV già presente nell’area con l’obiettivo di acquisire dati di maggiore qualità e dettaglio in modo tale da poter studiare le sorgenti sismiche, l’evoluzione spazio-temporale della sequenza e caratterizzare attraverso la micro sismicità, le strutture di faglia attivate. L’acquisizione del segnale sismico è continuata per circa 2 mesi fornendo dati in continuo per circa 15Gb. Tale dataset è oggi disponibile integrato nel sistema di archiviazione e gestione dei dati prodotti dalla RSN dell’INGV [Moretti et al., 2010c] e distribuito nel formato standard internazionale SEED (Standard for the Exchange of Earthquake Data) attraverso il portale EIDA3. In questo lavoro, dopo una breve descrizione sismologica dell’area, vengono presentati i dettagli tecnici dell’intervento e le specifiche relative all’archiviazione e distribuzione dei dati.
    Beschreibung: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Beschreibung: Published
    Beschreibung: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Beschreibung: open
    Schlagwort(e): Seismic Monitoring ; Emergency ; Waveform archive ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository-Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Materialart: report
    Standort Signatur Erwartet Verfügbarkeit
    BibTip Andere fanden auch interessant ...
Schließen ⊗
Diese Webseite nutzt Cookies und das Analyse-Tool Matomo. Weitere Informationen finden Sie hier...