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  • 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous  (3)
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  • Blackwell Publishing Ltd
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  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Most of the ancient town of Tindari (NE, Sicily) was settled on a plateau the most surficial layer of which was made of unconsolidated material. Ongoing excavations at the archaeological site at Tindari uncovered a large portion of the decumanus which suffered deformations preliminarily assigned to coseismic effects. An analysis of the local dynamic response through the simulation of strong seismic shaking to the bedrock and modelling of spectral ratios of the bedrock-soft soil was carried out to verify the susceptibility of superficial terrains of the promontory to coseismic deformations. To perform this simulation the finite element method (FEM) was used. Four accelerometric recordings of three earthquakes of medium-high magnitude, recorded on rocky sites, were chosen to simulate the seismic shaking, using a constitutive law for the materials composing the promontory layers both of linear-elastic type and of elastoplastic type. The analysis of the linear-elastic field allowed the definition of the frequencies for which the spectral ratios of the accelerations recorded the highest amplifications; in particular the frequency range 31.5–37.2 Hz can be combined with deformation of the paved floor of the decumanus. The analysis in the elastoplastic field highlighted the zones of promontory more susceptible to suffer plasticization process. The results show that the topmost layer of the decumanus is the most susceptible to suffer plasticization. Therefore, the performed analysis lends greater support to the hypothesis that the deformations were produced by seismic shaking.
    Description: Published
    Description: 213-222
    Description: 3.10. Sismologia storica e archeosismologia
    Description: JCR Journal
    Description: reserved
    Keywords: Fourier analysis ; Elasticity and anelasticity ; Earthquake ground motions ; Site effects ; Computational seismology ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il 5 settembre 1950 alle ore 04.08 (GMT), un forte terremoto fu avvertito in tutta l’Italia centrale e arrecò gravi danni in diversi centri abitati delle province di Teramo, Pescara, L’Aquila e Rieti. Questo evento è considerato il massimo terremoto storico avvenuto nell’area del Gran Sasso d’Italia, zona che, secondo i cataloghi sismici italiani è caratterizzata da un’attività sismica relativamente modesta. Al contrario le zone circostanti sono sede di sismicità più frequente e di forti terremoti storici. Questo lavoro è uno studio di revisione del terremoto che colpì l'area del 5 settembre 1950 e del periodo sismico che ne seguì tra il 1950 e il 1951. Scopo della ricerca è quello di ampliare il quadro delle conoscenze su questo sisma e di inquadrarlo nel contesto sismotettonico dell'area. La ricerca ha condotto al reperimento di moltissimi documenti originali, sinora inediti, sia relativi alla scossa del 5 settembre 1950, che a quella dell’8 agosto 1951 che rappresenta l’evento più forte del periodo sismico successivo alla scossa principale. I risultati riguardano una maggiore completezza delle informazioni sul terremoto, anche relativamente al ruolo delle repliche nel quadro del danneggiamento. Il numero dei punti di intensità risulta triplicato rispetto a quanto finora conosciuto. Gli elementi di analisi contribuiscono al calcolo di nuovi parametri ipocentrali e a fornire una ipotesi interpretativa riguardo alla sorgente responsabile del terremoto. In base ai dati acquisiti sulla distribuzione del danno è possibile ipotizzare che il terremoto del 1950 sia stato causato da una sorgente con direzione circa E-O, al di sotto dell’edificio strutturale della Laga, tra Campotosto e Pietracamela.
    Description: Published
    Description: 195-214
    Description: reserved
    Keywords: Gran sasso d'Italia, ; terremoto del 1950 ; macrosismica ; sismotettonica ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Format: 8708396 bytes
    Format: application/pdf
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
    Publication Date: 2022-06-14
    Description: Viene dato ragguaglio sulle operazioni di rilievo macrosismico relative al terremoto aquilano del 6 Aprile 2009 (Mw=6.3; Io=IX MCS) condotte dal QUEST e del risultato conseguito in termini di distribuzione delle intensità per 316 località visitate. Il terremoto, che ha provocato la distruzione di numerosi centri della conca Aquilana ed oltre 300 vittime, mostra un’area mesosimica allungata in direzione NW-SE, con una coda di forti risentimenti verso SE nella conca subèquana. Questo è in accordo con la geometria, cinematica e dinamica della rottura della struttura sismogenetica, individuata anche grazie alle evidenze di fagliazione di superficie seguite per circa 20 km lungo il versante nordorientale della Valle dell’Aterno, tra Collebrincioni e San Demetrio ne’ Vestini (sistema di faglie di Paganica-San Demetrio). Tale struttura viene anche indicata responsabile del terremoto “gemello” del 1461, oltre che da eventi di più elevata energia, come analisi paleosismologiche e rilievi geologici in corso hanno confermato.
    Description: Published
    Description: 1.11. TTC - Osservazioni e monitoraggio macrosismico del territorio nazionale
    Description: N/A or not JCR
    Description: open
    Keywords: L'Aquila 2009 ; macroseismics ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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