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  • 1
    Publication Date: 2015-07-08
    Print ISSN: 0895-0695
    Electronic ISSN: 1938-2057
    Topics: Geosciences
    Location Call Number Expected Availability
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  • 2
    Publication Date: 2015-01-01
    Print ISSN: 0040-1951
    Electronic ISSN: 1879-3266
    Topics: Geosciences , Physics
    Published by Elsevier
    Location Call Number Expected Availability
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  • 3
  • 4
    Publication Date: 2016-11-09
    Description: The Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) is an Italian research institution, with focus on Earth Sciences. INGV runs the Italian National Seismic Network (Rete Sismica Nazionale, RSN) and other networks at national scale for monitoring earthquakes and tsunami as a part of the National Civil Protection System coordinated by the Italian Department of Civil Protection (Dipartimento di Protezione Civile, DPC). RSN is composed of about 400 stations, mainly broadband, installed in the Country and in the surrounding regions; about 110 stations feature also co-located strong motion instruments, and about 180 have GPS receivers and belong to the National GPS network (Rete Integrata Nazionale GPS, RING). The data acquisition system was designed to accomplish, in near-real-time, automatic earthquake detection, hypocenter and magnitude determination, moment tensors, shake maps and other products of interest for DPC. Database archiving of all parametric results are closely linked to the existing procedures of the INGV seismic monitoring environment and surveillance procedures. INGV is one of the primary nodes of ORFEUS (Observatories & Research Facilities for European Seismology) EIDA (European Integrated Data Archive) for the archiving and distribution of continuous, quality checked seismic data. The strong motion network data are archived and distributed both in EIDA and in event based archives; GPS data, from the RING network are also archived, analyzed and distributed at INGV. Overall, the Italian earthquake surveillance service provides, in quasi real-time, hypocenter parameters to the DPC. These are then revised routinely by the analysts of the Italian Seismic Bulletin (Bollettino Sismico Italiano, BSI). The results are published on the web, these are available to both the scientific community and the general public. The INGV surveillance includes a pre-operational tsunami alert service since INGV is one of the Tsunami Service providers of the North-eastern Atlantic and Mediterranean Tsunami warning System (NEAMTWS).
    Print ISSN: 1680-7340
    Electronic ISSN: 1680-7359
    Topics: Geosciences
    Published by Copernicus on behalf of European Geosciences Union.
    Location Call Number Expected Availability
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  • 5
    Publication Date: 2020-12-03
    Description: We present the first high-quality catalog of early aftershocks of the three mainshocks of the 2016 central Italy Amatrice-Visso-Norcia normal faulting sequence. We located 10,574 manually picked aftershocks with a robust probabilistic, non-linear method achieving a significant improvement in the solution accuracy and magnitude completeness with respect to previous studies. Aftershock distribution and relocated mainshocks give insight into the complex architecture of major causative and subsidiary faults, thus providing crucial constraints on multi-segment rupture models. We document reactivation and kinematic inversion of a WNW-dipping listric structure, referable to the inherited Mts Sibillini Thrust (MST) that controlled segmentation of the causative normal faults. Spatial partitioning of aftershocks evidences that the MST lateral ramp had a dual control on rupture propagation, behaving as a barrier for the Amatrice and Visso mainshocks, and later as an asperity for the Norcia mainshock. We hypothesize that the Visso mainshock re-activated also the deep part of an optimally oriented preexisting thrust. Aftershock patterns reveal that the Amatrice Mw5.4 aftershock and the Norcia mainshock ruptured two distinct antithetic faults 3-4 km apart. Therefore, our results suggest to consider both the MST cross structure and the subsidiary antithetic fault in the finite-fault source modelling of the Norcia earthquake.
    Description: Published
    Description: 6921
    Description: 4T. Sismicità dell'Italia
    Description: JCR Journal
    Keywords: 2016 Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence (central Italy) ; high-quality catalog of early Aftershocks ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
    Location Call Number Expected Availability
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  • 6
    Publication Date: 2019-12-02
    Description: In questo lavoro presentiamo il catalogo completo delle localizzazioni dei terremoti appartenenti alla più importante sequenza sismica avvenuta in Italia negli ultimi 30 anni, ovvero la sequenza sismica di Amatrice-Visso-Norcia (AVN) iniziata il 24 Agosto del 2016 in Appennino centrale. Si tratta di 102582 eventi sismici registrati dalle 129 stazioni della Rete Sismica Nazionale (RSN, http://doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QFY) e della rete temporanea installata nella regione epicentrale (Moretti et al., 2016), dal 14 agosto 2016 al 31 agosto 2018 e analizzati manualmente dagli analisti del Bollettino Sismico Italiano (BSI, http://cnt.rm.ingv.it/bsi). Le fasi P ed S e le ampiezze di questi terremoti, stimate in tempo reale nella sala di sorveglianza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma, sono state successivamente riviste in dettaglio, per tutti gli eventi di M≽ 2.3, con l’intento di aumentare la qualità dei parametri di localizzazione e della stima della magnitudo. Gli analisti hanno inoltre inserito le fasi P ed S osservate a quelle stazioni che il sistema di acquisizione non aveva eventualmente incluso nelle soluzioni automatiche in real-time. Per i primi mesi della sequenza l'analisi ha riguardato anche l’integrazione delle registrazioni di 9 stazioni temporanee standalone che non entravano automaticamente nelle localizzazioni della sala sismica; per i giorni nei quali si sono verificati gli eventi di M≽ 5.5 la revisione è stata particolarmente accurata anche per eventi di magnitudo inferiore a 2.3 (Improta et al. 2019) Il dataset così costruito consiste in 25496 terremoti rivisti dagli analisti del bollettino (versione 1000) e 77426 eventi elaborati dai turnisti in sala sismica (versione 100). Le 1705987 fasi P che ne sono derivate, e le 1271757 fasi S, sono disponibili nel database ISIDe (DOI: 10.13127/ISIDe). Tutte le letture dei tempi di arrivo sono state utilizzate per localizzare gli ipocentri della sequenza utilizzando il codice di inversione non lineare NonLinLoc (NLL, Lomax et al., 2001): l’utilizzo di questa tecnica ha migliorato, rispetto ai lavori precedenti, la stima dei parametri ipocentrali fornendo delle soluzioni più robuste ai fini della ricostruzione sismotettonica dell’area interessata dalla sequenza sismica AVN. Rispetto ai dati forniti in tempo reale dal personale in servizio di sorveglianza sismica dell’INGV, questo nuovo catalogo presenta un notevole miglioramento in termini di omogeneità della stima della ML, almeno nel range definito dalla soglia inferiore di revisione pari a ML≽ 2.3. Questa maggiore omogeneità del catalogo permetterà ulteriori analisi per la stima della Mc (Magnitudo di completezza). Inoltre, all’interno del catalogo sono presenti 75 terremoti con ML≽4.0: per 47 di questi eventi sismici abbiamo calcolato il meccanismo focale a partire dalle prime polarità utilizzando il codice FPFIT (Reasenberg and Oppenheimer, 1985). Un catalogo di questo tipo, di alta qualità, basato quindi su un imponente numero di fasi e ampiezze riviste manualmente, ha una particolare importanza e può essere un valido riferimento per l’applicazione per esempio di tecniche di detection basate sulla crosscorrelazione di registrazioni di terremoti templates, per la validazione di cataloghi composti da letture automatiche dei tempi di arrivo, o anche per l’ottimizzazione di algoritmi di picking automatici. La qualità delle localizzazioni dei mainshocks e degli aftershocks della sequenza sismica AVN diventa fondamentale per capire l'analisi dell'evoluzione spazio-temporale della sismicità, anche di bassa magnitudo, e le complesse geometrie delle faglie attivate durante la sequenza sismica, contestualmente alle relazioni tra esse esistenti.
    Description: Published
    Description: Roma - Italia
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: Bollettino Sismico Italiano ; Catalogo ; sequenza sismica ; Amatrice-Visso-Norcia ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 7
    Publication Date: 2018-03-06
    Description: La sequenza sismica del centro Italia ha avuto una importante ripresa il 18 gennaio 2017 quando quattro eventi di Mw≥5.0 hanno interessato l’area posta al confine tra Lazio e Abruzzo vicino ai Comuni di Barete, Capitignano e Montereale (AQ). A 8 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, il Bollettino Sismico Italiano ha portato a termine la revisione di tutti gli eventi con ML≥ 3.5: parte di questi (insieme alla revisione delle ore che hanno seguito il primo mainshock) sono stati oggetto del primo report (3 ottobre 2016) e del lavoro Marchetti et al. (2016), un’altra parte degli eventi “forti” già rivisti dagli analisti del BSI sono stati oggetto del report del 31 gennaio. Gli eventi rivisti ad oggi integrano all’interno del BSI tutte le stazioni i cui dati sono archiviati nello European Integrated Data Archive (EIDA), cioè oltre alle stazioni delle varie reti permanenti che costituiscono la Rete Sismica Nazionale Italiana vengono integrate le stazioni delle reti permanenti presenti nelle Marche e le stazioni temporanee installate dal gruppo di emergenza SISMIKO, le cui registrazioni vengono archiviate in EIDA, in tempi brevi, insieme alle stazioni trasmesse in real-time. A partire dal 31 gennaio 2017 (facendo quindi riferimento all’ultimo report del BSI) sono stati revisionati tutti gli eventi forti avvenuti dal 17 gennaio al 26 febbraio 2017; sono stati analizzati e rilocalizzati 37 eventi in generale di magnitudo ML≥ 3.5. Inoltre, sono state modificate alcune delle procedure che selezionano la magnitudo mostrata nella lista dei terremoti pubblicata nel sito web del CNT (cnt.rm.ingv.it) e utilizzata nei conteggi relativi alle diverse classi di magnitudo nelle relazioni di sequenza che vengono inviate giornalmente. Questa revisione, che fa si che la magnitudo mostrata sia sempre quella rivista dal BSI, comporta una lieve variazione nel numero di eventi attribuiti alle diverse classi.
    Description: INGV- DPC
    Description: Published
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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  • 8
    Publication Date: 2018-03-22
    Description: The Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence is the most important of the last 30 years in Italy. The seismic sequence started on 24 August, 2016 and still is ongoing in central Apennines. At the end of February 2017 more than 57,000 events were located, 80,000 events up to the end of September 2017 (Fig. 1). The mainshocks of the sequence occurred on 24 August 2016 (Mw 6.0 and Mw 5.4), 26 October 2016 (Mw 5.4 and Mw 5.9), 30 October 2016 (Mw 6.5), 18 January 2017 (four earthquakes Mw≥ 5.0). In this seismic sequence, all the waveforms recorded by temporary stations deployed by the SISMIKO emergency group (stations T12**; Moretti et al., 2016) where available in real- time at the surveillance room of INGV. Because of the high level of seismicity and the dense seismic network installed in the region, more than 150 events per day were located at the end of February 2017; still 60 events per day were located up to the end of August 2017.The Amatrice-Visso-Norcia is the most important seismic sequence since 2015, the time when the analysis procedures of the BSI group (Bollettino Sismico Italiano) were revised (Nardi et al., 2015). BSI is now available every four months on the web: bulletins contain revised earthquakes (location and magnitude) with ML≥ 1.5, quasi-real time revision of ML≥ 3.5 earthquakes and phase arrivals from waveforms recorded on seismic stations available from the European Integrated Data Archive (EIDA), (Mazza et al., 2012). These last procedures allow the integration of signals from temporary seismic stations (Moretti et al., 2014) installed by the emergency group SISMIKO (Moretti and Sismiko working group, 2016), even when they are not in real time transmission, if they are rapidly archived in EIDA, together with real time signals from the seismic stations of the permanent INGV network. The analysis strategy of the BSI group for the Amatrice -Visso - Norcia seismic sequence (AVN.s.s in the following) was to select the earthquakes located in the box with min/max latitude: 42.2/43.2 - and min/max longitude: 12.4/14.1 to prepare a special volume of BSI on the seismic sequence.
    Description: Published
    Description: Trieste, Italy
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Keywords: seismic data analysis ; Central Italy 2016 seismic sequence ; Bollettino Sismico Italiano
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Conference paper
    Location Call Number Expected Availability
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  • 9
    Publication Date: 2019-02-15
    Description: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia (AVN.s.s nel seguito) include il terremoto più forte avvenuto negli ultimi 30 anni in Italia. La sequenza sismica è iniziata il 24 agosto 2016 con due terremoti di Mw 6.0 e Mw 5.4 che hanno provocato ingenti danni e 294 morti; questi eventi sono stati seguiti da migliaia di aftershocks. Altri due terremoti forti sono avvenuti il 26 ottobre, Mw 5.4 e Mw 5.9. Il 30 ottobre Il più forte terremoto della sequenza (Mw 6.5) ha colpito l'Italia centrale, senza causare vittime ma oltre 40.000 sfollati. Altri quattro terremoti moderati (Mw〉5.0) sono avvenuti il 18 gennaio 2017. A inizio ottobre 2018, l'INGV aveva già localizzato più di 90000 terremoti della AVN.s.s. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) ha deciso di revisionare attentamente i terremoti che hanno seguito immediatamente i tre principali eventi del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 poiché le prime decine di ore dopo un forte terremoto sono le più critiche per le operazioni di monitoraggio sismico svolte presso la Sala Operativa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma. Infatti, l'occorrenza di innumerevoli terremoti complica le normali operazioni di sorveglianza sismica. Gli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa (Marchetti et al., 2016) non possono revisionare in tempo quasi reale tutti i terremoti localizzati in modo automatico dal sistema di acquisizione e analisi dati Earthworm. Sebbene il personale in servizio di sorveglianza sia stato raddoppiato immediatamente dopo l’inizio della sequenza, presso la Sala Operativa è stato possibile revisionare solo gli eventi maggiori, al di sopra della soglia di risentimento (ML  2.5). Gli analisti del BSI hanno analizzato tutte le forme d’onda disponibili per localizzare gli eventi avvenuti tra il 24 e il 26 agosto, tra il 26 e il 27 ottobre e tra il 30 ottobre e il 1 novembre 2016., Per la prima volta l'analisi ha riguardato anche le registrazioni di 9 stazioni temporanee che non entravano automaticamente nelle localizzazioni di sala, in aggiunta alle stazioni sismiche permanenti e temporanee (12) dell'INGV (Moretti et al., 2016) utilizzate per il monitoraggio in tempo reale della sequenza. Sono stati analizzati manualmente, oltre agli eventi precedentemente revisionati dai turnisti in Sala Operativa, anche tutte le localizzazioni automatiche realizzate dal sistema Earthworm. Per ogni intervallo analizzato, la revisione ha permesso di aumentare il numero di terremoti localizzati di un fattore due o tre e di ridurre la magnitudo di completezza (Mc) di 0.5 per gli eventi successivi alle scosse di Amatrice (Mc 2.2) e Norcia (Mc 2.9) e di 0.2 per gli eventi successivi alla scossa di Visso (Mc 2.2). E’ importante sottolineare l’utilità di un catalogo come questo, basato su fasi riviste e che include eventi in un ampio range di magnitudo, come riferimento per: (i) istruire algoritmi di picking automatico e/o validare cataloghi dei traveltimes letti automaticamente, (ii) migliorare la completezza di cataloghi mediante l'applicazione di tecniche di matched filter basate sulla cross-correlazione di registrazioni di terremoti templates con dati in continuo; (iii) determinare localizzazioni ipocentrali di alta precisione mediante l'applicazione di tecniche di localizzazione relativa DD che dipendono criticamente dall'accuratezza delle localizzazioni assolute iniziali. Gli early aftershocks sono stati localizzati utilizzando il codice NonLinLoc ed un modello di velocità 1-D locale. Il catalogo finale include circa 10,500 early aftershocks, di magnitudo locale compresa tra 0.3 e 5.4, caratterizzati da ottimi parametri di localizzazione. Le localizzazioni di questi aftershocks avvenuti nei primi giorni dopo gli eventi principali, insieme ad una attenta revisione degli ipocentri degli eventi con magnitudo maggiore di 5.4, forniscono indizi molto importanti sui sistemi di faglie immediatamente attivati dall’occorrenza dei terremoti principali (Improta et al., in preparazione), aggiungendo importanti dettagli a quanto è già stato mostrato in diversi lavori che localizzano gli eventi della AVN.s.s utilizzando i tempi di percorso delle fasi P ed S letti in tempo quasi reale dagli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa INGV (Chiaraluce et al., 2016) o mediante sistemi di picking automatico (Chiarabba et al., 2018). In particolare, l'analisi dell'evoluzione spazio-temporale della sismicità, anche di bassa magnitudo, fornisce nuove indicazioni per capire le relazioni esistenti tra i sistemi di faglie normali Quaternarie, anche caratterizzate da episodi di fagliazione superficiale (Villani et al., 2018), e faglie inverse pre-esistenti e per investigare la geometria e i meccanismi fisici della sorgente dei terremoti più forti della AVN.s.s. (Scognamiglio et al., 2018; Cheloni et al., 2017).
    Description: Published
    Description: Bologna - Italia
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Keywords: Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence ; Early aftershocks ; Bollettino Sismico Italiano ; Bollettino Sismico Italiano
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Oral presentation
    Location Call Number Expected Availability
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  • 10
    Publication Date: 2019-05-06
    Description: Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismicitra cui un evento Mw=6.5 il 30 ottobre. Per l’analisi elarevisione di questa sequenza si rimanda ad unauscitaspeciale del BSI previstanei primi mesi del 2019(S_BSI_CI). In questo quadrimestre,così come nel precedente e nei successivi,gli eventi nella zona della sequenza (rettangolo in mappa; lat=42.2-43.2, lon=12.4-14.1) sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M〉=3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al.,Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag-7169) sono stati rivisti.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica - Dipartimento di Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: Bollettino Sismico Italiano ; gennaio–aprile 2017 ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Expected Availability
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